Truffe agli anziani, Bergonzi (Pd): “Proposta di legge per aumentare le pene”

Una legge per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani. La proposta è stata sottoscritta dal deputato del Pd Marco Bergonzi. Questo provvedimento prevede la reclusione da uno a cinque anni in caso di vittima ultra 65enne rispetto alla fattispecie base con la reclusione da sei mesi a tre anni. “L’aumento di pena massima a cinque anni di reclusione, rende possibile l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Inoltre, a miglior tutela della vittima anziana (e delle vittime del delitto di circonvenzione di incapace), la sospensione condizionale della pena viene subordinata alle restituzioni di tutto quanto sottratto ed al pagamento della somma liquidata a titolo di risarcimento del danno. Ed infine per i colpevoli viene previsto l’arresto in flagranza obbligatorio” spiega Bergonzi.

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IL COMUNICATO DI MARCO BERGONZI

Tra tutti i reati, quello delle truffe in danno delle persone anziane è particolarmente odioso: infatti non si limita a colpire l'aspetto patrimoniale di persone vulnerabili, ma le ferisce profondamente nell'animo, a volte con gravi conseguenze di carattere psicologico e sociale. Anche nel nostro territorio, caratterizzato da una popolazione particolarmente anziana, sono purtroppo frequenti le truffe agli anziani, nonostante il calo complessivo dei reati dovuto all' impegno veramente encomiabile delle forze dell'ordine, sempre molto attente, più che mai presenti e vicine alla popolazione. Con l'intento di colpire in modo più severo i responsabili di questo crimine, ho sottoscritto con grande convinzione la proposta di legge "Norme in materia di contrasto alla truffa in danno di persone ultrasessantacinquenni" (a prima firma del collega David Ermini, responsabile nazionale giustizia, PD).

Questo provvedimento introduce un aggravamento di pena in caso di vittima   ultrasessantacinquenne (la reclusione da uno a cinque anni) rispetto alla fattispecie base (punita con la reclusione da sei mesi a tre anni). L’aumento di pena massima a cinque anni di reclusione, rende possibile l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Inoltre, a miglior tutela della vittima anziana (e delle vittime del delitto di circonvenzione di incapace), la sospensione condizionale della pena viene subordinata alle restituzioni di tutto quanto sottratto ed al pagamento della somma liquidata a titolo di risarcimento del danno.

Ed infine per i colpevoli viene previsto l’arresto in flagranza obbligatorio.

La sicurezza è un bene primario, ma troppo spesso, all'impegno delle forze dell'ordine per la cattura dei delinquenti, non corrisponde una punizione adeguata delle norme; credo che questo provvedimento possa colpire, con la severità che meritano, quei delinquenti che scelgono le persone anziane, quali vittime preferite, compiendo un crimine vigliacco ed odioso e quindi da contrastare con maggior fermezza.