“Più che realizzare rotatorie anche dove non servono pur di spendere, o volere escludere da una parte significativa della viabilità cittadina i veicoli più vecchi meglio farebbe il Comune ad utilizzare la polizia municipale quando serve e non solo per multare e fare cassetto”. Questa l’affermazione di Tommaso Foti esternata ieri, giovedì 20 ottobre, dopo la mattinata campale che gli automobilisti hanno vissuto nella zona di Sant’Antonio e via Emilia Pavese. Dopo che un tir ha perso il carico in A21 l’autostrada è stata chiusa e il traffico si è riversato in città. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha criticato la giunta per non aver attivato la polizia municipale per coordinare la viabilità. Esternazioni che non sono piaciute al sindacato Diccap Sulpl che risponde a Foti: “A dire il vero la Segreteria Sulpl Piacenza non ha gradito la chiusa finale del Consigliere. Ci spiace dirlo, ma troppo spesso abbiamo, tranne pochissime eccezioni, la sensazione che i politici e gli amministratori in genere ben poco sappiano della Polizia Municipale; pur tuttavia la nostra Categoria viene sempre tirata in ballo per evidenziare mancanze dell'Amministrazione o per essere oggetto di strumentalizzazioni”.
“Vorremmo far notare al Consigliere Foti, che evidentemente non se ne è avveduto, che nell'ultimo anno in modo particolare, la Polizia Municipale piacentina ha subito un calo numerico senza eguali: basti pensare che siamo passati dalle 112 unità del dicembre 2011 alle 103 attuali. Siamo praticamente un Corpo in via di estinzione, ancora un pò e non riusciremo nemmeno a coprire i servizi minimi essenziali! Da considerare anche che nelle 103 unità sono ricompresi personale in distacco, in part-time, in maternità, personale con limitazioni per certificazioni mediche. Le cause di questo calo devastante, che nemmeno il futuristico concorso per 13 Agenti tanto sbandierato e atteso riuscirà a sanare? Tantissime mobilità di Agenti operativi che hanno preferito, per la mancanza di benessere organizzativo, di programmaticità e di stabilità nei vertici, di trasferirsi in altri Comandi o addirittura togliere la Divisa e andare in un qualsiasi ufficio comunale; vicende giudiziarie e pensionamenti (non dimentichiamo infatti che il Corpo anagraficamente è anziano)”.
“Certo il continuo ricambio di Comandanti non aiuta, anzi destabilizza moltissimo e non permette di costruire un percorso che possa essere costruttivo e duraturo per gli Agenti e per i Cittadini. Speriamo che questo nostro intervento possa aiutare a comprendere la reale situazione di difficoltà, senza precedenti, in cui versa la Polizia Municipale di Piacenza e magari ricevere di tanto in tanto un grazie per quello che i pochi Agenti che operano su strada fanno ogni giorno”.