Riforma costituzionale, Fini: “Un pasticcio”. De Micheli: “Leggi più rapide”

“Un pasticcio”, così Gianfranco Fini definisce la riforma costituzionale per la quale si voterà il prossimo 4 dicembre. L’ex presidente della Camera dei Deputati ora presidente dell’associazione culturale Liberadestra ha partecipato ieri sera, lunedì 17 ottobre, a un convegno al teatro Gioia con l’onorevole Paola De Micheli. Una serata organizzata dal consigliere comunale Marco Colosimo di Piacenza Viva.

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“E’ una riforma che se approvata fa dell’Italia una repubblica unica in Occidente, un unicum che non garantisce gli interessi reali del cittadino. Io credo che la costituzione vada cambiata e che il bicameralismo vada superato e che il potere dell’Esecutivo vada rafforzato, però questa è una riforma fatta davvero con i piedi. Non mi meraviglia che costituzionalisti al pari di Zgrebleksky O Baldassarre che hanno riferimenti politici differenti l’abbiano bocciata. Rafforzare l’esecutivo è giusto ma tanto più forte il peso dell’Esecutivo tanto più forte deve essere il peso in termini di controllo del Parlamento”.

“Non ci sarà più il diritto di veto da parte di una camera sull'altra. Verrà limitata la decretazione d’urgenza e si potrà accelerare l’approvazione di una legge attraverso un meccanismo di data certa. Una riforma grazie alla quale si chiarirà una volta per tutte chi fa cosa. Il punto più importante di questa riforma è il processo monocamerale che ci allinea ad altri governi europei modernizzando il nostro sistema” ha risposto De Micheli.