CAMPO NOMADI, ZANDONELLA (LN): «IL BANDO PER LA GESTIONE INSULTA I CITTADINI ONESTI» PIACENZA, 2 SET. –
«Affidare 256mila euro ad una cooperativa per la gestione del campo nomadi, i cui occupanti non pagano le bollette da almeno quindici anni, è un insulto verso i piacentini onesti che saldano tutto fino all’ultimo centesimo».Lo sostiene il segretario della Lega Nord cittadina, Luca Zandonella, in riferimento al bando indetto dall’amministrazione comunale di Piacenza per la gestione del campo di sosta.«Prima – accusa l’esponente del Carroccio – gli amministratori del Partito Democratico si lamentano della mancanza di risorse economiche, ad esempio per la manutenzione delle aree verde, poi tirano fuori dal cilindro somme ingenti per l’area di Torre della Razza: ciò significa che al centro della questione non vi è un problema di bilancio, ma di priorità degli investimenti. Ai piacentini risulti quindi chiaro che nei programmi del PD il campo nomadi ha la precedenza sulla cura dei parchi giochi, del verde pubblico, delle strade e in genere sul contrasto al diffuso degrado urbano. Dopo oltre tre lustri durante i quali le tasse dei piacentini vengono usate per il rimborso di bollette non pagate dai nomadi, gli amministratori si risparmino almeno le rassicurazioni sui controlli delle presenze e il rispetto dei doveri da parte dei residenti del campo, obiettivi fissati nel bando ai quali nessuno può più credere».
COMUNICATO DI FORZA NUOVA
“Il Comune di Piacenza intende espletare una procedura di gara aperta per la gestione della struttura e degli interventi del campo nomadi di strada Torre della Razza. L’importo stanziato è di 252,540 iva inclusa più incentivo, per il periodo che andrà dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2018” dichiara il coordinatore di Forza Nuova Piacenza, Barbara Cremona.“Emergono in maniera sempre più chiara gli aiuti che la Regione e il Comune stanziano ormai da oltre dieci anni per il campo nomade, arrivando persino a pagare le bollette dell’acqua e della luce a persone che potrebbero tranquillamente cercarsi un lavoro ma che invece, storicamente, sono dedite ad attività criminali” attacca Cremona.
“Un appalto” precisa “ che ha per finalità gli stessi obiettivi di due anni fa e di due anni fa ancora, sino ad arrivare alla precedente gestione senza mai essere riusciti, fino ad ora, a stabilire i principi e i valori su cui si fonda il senso di una convivenza civile, responsabile e dignitosa.”“Ogni due anni si spendono la media di 200mila euro per integrare una popolazione che non ne ha la minima intenzione di farlo” e prosegue la nota “parliamo di uomini che occupano quel campo da lungo tempo, che parlano perfettamente l’italiano e che hanno bisogno, tra le tante falle, che qualcuno controlli che i minori frequentino le scuole dell’obbligo altrimenti non ce li portano.”“Molte cose dovrà ancora spiegare questa amministrazione con il suo comportamento scorretto e antipopolare ma quello che ci incuriosisce di più ” e conclude “come farà a spiegare ai cittadini, ai quali aveva promesso l’impossibile, che per loro i soldi sono finiti, che i tagli sono già stati fatti e che non ci saranno manutenzioni nelle strade, nei parchi, nelle scuole, non ci sarà la figura del poliziotto di quartiere e ulteriori telecamere di sorveglianza”.
COMUNICATO GLORIA ZANARDI CONS. COMUNALE PIACENZA
256mila euro che il Comune di Piacenza impiegherà a favore della Cooperativa “L’Arco” per l’affidamento di un servizio articolato relativo alla gestione della struttura del campo nomadi di Strada Torre della Razza.
Pur nella consapevolezza dell’imprescindibile necessità di controllo in relazione a tale area, controllo che sembra arrivare tutto ora (mi domando se prima fosse lasciata allo sbando), mi chiedo se non si potessero destinare quei fondi, o almeno parte di essi, ad altri interventi per i piacentini ed il nostro territorio.
Questa scelta comporta l’invito a tutti i nomadi, che, per natura, non conducono una vita stabile e costante, a recarsi nella nostra città per potere sostare in un campo che ora pare essere stato trasformato in un camping dotato di tutti i servizi.
Mi sembra il minimo l’attuazione di un modello gestionale in grado di presidiare le condizioni delle aree ed il rispetto dei doveri dei residenti e la registrazione degli accessi, nonché i processi di scolarizzazione dei minori, tuttavia mi domando se sia stata fatta un’indagine esplorativa, prima di decidere per tale investimento, sulle intenzioni degli interessati ad essere formati ed informati, intenzioni sulle quali nutro forti dubbi.
Le esperienze delle altre città ci avrebbero dovuto insegnare che spesso i campi nomadi sono spesso portatori – oltre che di voti – di degrado e disordini.
Il Comune chiede alla cooperativa, si legge nella nota dell’ente, anche di effettuare operazioni di controllo per il rispetto delle norme, per il mantenimento dell’ordine pubblico. Giusto. Però la cooperativa non ha potere diretto in materia e dovrà comunque chiedere l’intervento da parte delle forze dell’ordine, quindi, non dipingiamo questo aspetto come quello che non è.
Gloria Zanardi Consigliere Provinciale Piacenza