“La Regione garantisca l’apertura del centro riabilitazione di Villanova”

La Giunta regionale deve garantire l'apertura del Centro di recupero e di rieducazione funzionale ospitata all’ospedale ‘Giuseppe Verdi’ di Villanova sull'Arda, nel piacentino, mantenendone inalterate struttura, funzioni e organico. Lo chiede una risoluzione del gruppo assembleare della Lega nord (primo firmatario Matteo Rancan), dove si segnala che “sempre più di frequente viene ipotizzato, ai vari livelli decisionali dell'Asl, il trasferimento dell'attività di riabilitazione e di recupero a Fiorenzuola d'Arda, dove si sta procedendo all'ultimazione del blocco B dell'ospedale”.

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I consiglieri rimarcano che “l’ospedale di Villanova è uno dei pochi centri in Italia in cui si assistono mielolesi, ossia persone con funzioni motorie compromesse a seguito di lesioni midollari. Il centro è dotato di 37 posti di riabilitazione intensiva, di cui 10 di Unità spinale, caratterizzati da un'alta intensità di cura. La struttura è riconosciuta a livello regionale come Unità spinale in rete con l'Ospedale Maggiore di Parma, da cui i pazienti vengono trasferiti dopo la fase acuta. Molti di essi sono giovani tra i 25 e i 30 anni, affetti da danni neurologici non emendabili: la struttura, oltre ad offrire un percorso riabilitativo completo, consente ai diversamente abili di recuperare indipendenza e autonomia in ambito familiare e sociale”.

La decisione di trasferire il Centro- scrivono i consiglieri- “finirebbe per svuotare di molte funzioni la struttura ospedaliera di Villanova che perderebbe centralità e importanza nonostante l'eccellenza strutturale e dei servizi erogati” e- aggiungono- “lo spostamento parziale o totale dei servizi offerti ai mielolesi da questa sede comporterebbe un adeguamento o la realizzazione ex-novo di strutture architettonicamente idonee alle ADL (ndr: attività della vita quotidiana) di questi pazienti”, che necessitano di “particolari soluzioni ambientali che ripercorrano e si adeguino gradualmente all'intero iter di cura, assistenza e riabilitazione del mieloleso, caratteristica che non può essere offerta da una classica struttura ospedaliera”.

I firmatari evidenziano anche che “oltre ai ricoverati, ci sono decine di accessi giornalieri agli ambulatori per il proseguimento delle cure. Si calcola che, nel corso di trenta anni, sul Centro siano gravitati (e continuino a orbitare, vista l'età media piuttosto giovane) complessivamente oltre 1500 pazienti mielolesi, a cui si aggiungono circa seimila utenti con altre lesioni. Il bacino d'utenza è quello delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia ma si registrano spesso accessi da tutto il Paese”.

“La nuova struttura, inaugurata il 4 giugno 2006,- spiegano- occupa una superficie di 2.500 metri quadrati ed è collegata direttamente al Centro. Il valore aggiunto dei nuovi ambienti è determinato dall'originalità del metodo di progettazione: è stato infatti il confronto approfondito e costante con i pazienti e familiari a permettere ai progettisti di integrare e valorizzare i bisogni e le sensibilità di chi fruirà della nuova struttura”.

Di qui una serie di impegni richiesti all’esecutivo regionale, in primo luogo quelli di “integrare i servizi offerti dall'ospedale di Villanova con l'Unità di Emergenza (Area Critica) che possa far fronte alle lesioni spinali più alte che necessitano di respirazione meccanica” e di “favorire un percorso di iper-specializzazione del Centro per realizzare un'unità spinale unipolare in cui prestazioni integrate possano assicurare attività di tipo curativo, assistenziale e riabilitativo”.

Nella risoluzione si chiede inoltre di “estendere il servizio di idrochinesiterapia, attualmente riservato ai degenti nella struttura, al pubblico esterno in modo da sfruttare al massimo le potenzialità della struttura”, di “vagliare progetti di sviluppo, crescita e innovazione del Centro che possano specializzare e ottimizzare i servizi offerti, rendendolo un punto di riferimento per il trattamento dei mielolesi” e di “garantire la capillarità del Servizio sanitario regionale, favorendo una fruizione diffusa dei servizi e assicurando il mantenimento dei presidi ospedalieri esistenti anche nelle realtà comunali più contenute”.

Hanno sottoscritto la risoluzione i consiglieri: Matteo Rancan, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Alan Fabbri, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.