“Il Comune non elargisce contributi economici all’orchestra Cherubini”

“Ringrazio il consigliere Putzu, perché i suoi quesiti sull’Orchestra Cherubini mi danno l’opportunità di sottolineare quanto sia importante, per Piacenza, la collaborazione con questa prestigiosa realtà”. Il sindaco Paolo Dosi replica alla recente interrogazione di Filiberto Putzu, riguardante il rapporto tra il Comune e l’ensemble di giovani talenti diretto dal Maestro Riccardo Muti, precisando innanzitutto che “l’Amministrazione non elargisce contributi economici all’Orchestra Cherubini, bensì mette a disposizione – attraverso la Fondazione Teatri di cui il primo cittadino è presidente – la sede per l’attività invernale e spazi per le prove, occasionalmente aperte al pubblico, a cominciare dalla sala dei Teatini. I costi che ne derivano, sostenuti dalla Fondazione Teatri, si aggirano sui 10 mila euro annui”.

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“Fondamentale è il sostegno delle altre istituzioni del territorio – sottolinea Dosi – che in sinergia con il Comune si adoperano per promuovere l’offerta musicale. La Camera di Commercio ha elargito all’Orchestra Cherubini, dal 2012 ad oggi, 90 mila euro per l’attività ordinaria, 8 mila euro per concerti a Grazzano Visconti nel 2012 e nel 2013, stanziando inoltre 14 mila euro per il progetto “Grazie Maestro Muti”, in fase di definizione, che sarà realizzato nella nostra città nel prossimo novembre. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha destinato 25 mila euro, nel 2012, sempre per l’attività ordinaria dell’Orchestra, che da quello stesso anno è impegnata nelle stagioni liriche e concertistiche non solo presso il Teatro Municipale, ma anche in altre realtà con cui il Municipale è in coproduzione come capofila”.

“Per quanto riguarda la nostra città – aggiunge il sindaco – l’Orchestra Cherubini ha avuto retribuzioni contrattuali per le prestazioni di sua competenza nelle seguenti occasioni: il concerto del 15 maggio 2012, il “Rigoletto”, “Il Trovatore” e “La Traviata” andati in scena nell’aprile 2013, la “Luisa Miller” in cartellone nell’ottobre dello stesso anno (anche a Busseto e l’anno dopo a Ferrara), “Il furioso all’isola di Santo Domingo” allestito nel febbraio 2014 e portato poi a Ravenna. E ancora “L’elisir d’amore” (opera applaudita anche a Ravenna) e “Falstaff” nell’ottobre e novembre 2014, il concerto diretto da Riccardo Muti il 19 marzo 2015, il binomio “La voix Humaine” e “The Telephone” in scena nell’aprile successivo nonché, nell’ultima stagione, “L’amico Fritz” dell’ottobre 2015 (poi in scena a Modena) e “Il turco in Italia” del gennaio 2016, replicati anche a Modena e Ravenna”.

“Con quest’ultima città – rimarca Dosi – Piacenza condivide non solo l’onore di essere sede della Cherubini, ma anche una campagna stampa congiunta: ciò significa che in tutto il mondo, a questa formazione musicale che esporta l’eccellenza del nostro patrimonio culturale ai più alti livelli in ambito internazionale, vengono associati sempre e ovunque entrambi i capoluoghi emiliano-romagnoli. Personalmente sono orgoglioso, e mi auguro che questo valga anche per il consigliere Putzu, che Piacenza possa contribuire al successo e alla crescita di una realtà che le platee di tante città italiane e straniere, probabilmente, farebbero a gara per ospitare. Spero quindi di vedere anche il consigliere Putzu tra il pubblico, in apertura di stagione lirica il 7 ottobre, quando la Cherubini e il coro del Teatro Municipale porteranno in scena “Un ballo in maschera” di Verdi (opera che verrà ripresa nel gennaio 2017 a Ferrara e a Ravenna) o negli appuntamenti successivi, con le pucciniane “Bohème” (accanto alle voci bianche del Coro Farnesiano) e “Mimì è una civetta”, in cui sarà protagonista la band di sette elementi della Cherubini stessa”.