Con il via libera definitivo del Senato, l’Italia si è dotata per la prima volta di una legge organica sul recupero delle eccedenze alimentari e sulla loro donazione. Esprime soddisfazione il Sottosegretario Paola De Micheli, che sin da Expo Milano 2015, ha seguito per conto del Ministero dell'Economia il provvedimento.
“E’ una legge che si propone – spiega – di ridurre sensibilmente gli sprechi in campo alimentare e al contempo rende più semplice la donazione delle eccedenze. Lo slancio decisivo è arrivato da Expo, con la costituzione di un tavolo tra il Ministero dell’Agricoltura di Maurizio Martina, il Ministero dell’Economia e le associazioni coinvolte, prima fra tutte il Banco Alimentare, che ha consentito il reperimento delle risorse necessarie al sostegno della legge”.
“Gli obiettivi della nuova normativa – prosegue – sono chiari e hanno una grande valenza non solo sociale, ma anche di civiltà. Si promuove, anche attraverso la sensibilizzazione, il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, la riduzione della produzione dei rifiuti, il riuso dei prodotti attraverso l'estensione del loro ciclo di vita. Inoltre vengono semplificate le regole per la cessione gratuita degli alimenti destinati alle persone indigenti”.
“Sarà più facile – sottolinea Paola De Micheli – la donazione, come strumento per rispondere a un preciso bisogno sociale. Il progetto del nuovo emporio solidale, in via di realizzazione da parte del Comune di Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, beneficerà certamente delle nuove norme introdotte con la legge, sia nei volumi di cibo reperibili che per le semplificazioni introdotte”.
“Abbiamo infatti snellito – precisa – l’iter burocratico per le donazioni di alimenti, togliendo la dichiarazione preventiva 5 giorni prima della consegna. Ora basterà un documento di trasporto in grado di consentire la tracciabilità del prodotto o una dichiarazione riepilogativa a fine mese, solo nel caso l’importo della donazione superi i 15mila euro.
Le cessioni di eccedenze alimentari dovranno prioritariamente essere destinate al consumo delle persone, mentre le eccedenze alimentari non idonee al consumo umano potranno essere cedute per il sostegno vitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio. Naturalmente gli alimenti dovranno essere selezionati in base ai requisiti di qualità e di igiene. Inoltre è prevista l'adozione di misure necessarie ad evitare rischi di commistione o di scambio tra i prodotti destinati a diversi impieghi”.
“Infine abbiamo ampliato – conclude il Sottosegretario – la platea dei soggetti autorizzati a effettuare le distribuzioni gratuite e le categorie dei prodotti che possono essere ceduti. Oltre alle onlus, anche i privati diventano soggetti autorizzati, purché perseguano, senza fini di lucro, un fine solidaristico e di interesse generale”.