"La Prefettura coinvolga i Comuni nella valutazione dell'idoneità degli alloggi e delle competenze gestionali dei gestori, obbligando questi ultimi a precisi adempimenti e svolgendo controlli puntuali e rigorosi sul rispetto degli obblighi di convenzione". Lo chiede il consigliere dell’ente Bassa Valtrebbia Valerio Rossi, membro anche della minoranza di centrodestra di Calendasco e segretario della sezione di Rottofreno, Calendasco e Sarmato della Lega Nord, che, in caso di mancato recepimento delle sopracitate indicazioni, impegna l'Unione ad opporsi a nuovi arrivi.
Sull’argomento l’esponente del Carroccio ha presentato una mozione, approvata con un solo voto contrario dalla seduta del consiglio dell’unione del 1 agosto. L’atto inoltre ha lo scopo di impegnare la giunta a richiedere un impegno dei parlamentari piacentini a promuovere una soluzione internazionale del problema dell’immigrazione e ad effettuare rimpatri celeri ed efficaci degli immigrati che non ottengono lo stato di protezione (il 60% circa ottiene un diniego, rappresentando dunque gli estremi della clandestinità). Al momento sono ventinove i richiedenti asilo ospitati a Calendasco, venti a Gragnano, quindici a Rivergaro, dieci a Sarmato e tre a Rottofreno, tra i quali per molti non risulta ancora accertata l'effettiva condizione di 'profugo'.
"Gioverebbe a tutti una gestione ferma e oculata dei flussi migratori, trasversale all’ideologia politica"- sostiene Rossi – fino ad ora però la Prefettura di Piacenza non ha informato, se non all’ultimo istante o addirittura i giorni seguenti, i sindaci dell’arrivo di immigrati, aprendo le porte ad un fenomeno non privo di episodi spiacevoli. Si ricordano ribellioni terminate con denunce e arresti, risse, spaccio di droga, tutti episodi che confermano una politica migratoria nazionale fallimentare che non vaglia all'ingresso gli immigrati effettivamente nella condizione di 'profugo'. Nelle ultime settimane è emerso inoltre un coinvolgimento dei richiedenti asilo nei terribili attacchi terroristici in Germania, suscitando non pochi timori anche nelle nostre aree".
"Questa gestione – conclude Rossi – si è rivelata fallimentare, pericolosa e irrispettosa nei confronti della popolazione locale. Sono molto soddisfatto dell'approvazione della mozione che ha trovato condivisione trasversale a tutte le amministrazioni, a prescindere dal colore politico. Fatto che denota, anche nei sindaci di centrosinistra, una presa di coscienza di un problema denunciato già da tempo da movimenti come la Lega. Il mio augurio è che anche gli altri Comuni della provincia ci seguano. Solo creando un coro di amministratori potremmo far rispettare le nostre istituzioni, democraticamente elette, e le istanze dei territori".