Risarcimenti ai privati dopo calamità naturali, ok del Consiglio dei Ministri. Il Sottosegretario De Micheli: “Promessa mantenuta”
Chi ha avuto la propria casa o la propria azienda danneggiata da un evento calamitoso, come un’alluvione, avrà diritto a un risarcimento.
Con la delibera approvata oggi dal Consiglio dei Ministri diventa infatti operativa la riforma organica del post emergenza, concepita per consentire a cittadini e imprenditori, colpiti da un disastro naturale, di vedersi riconosciuto un contributo importante per far fronte alle spese.
Saranno riconosciuti fino all’80 % dei danni riportati dagli immobili privati, accertati sulla base di criteri rigorosi, per un massimo di 150mila euro. Il massimo è di 450mila euro invece per le attività produttive, con il riconoscimento fino al 50 % dei danni subiti dagli edifici e dell’80 % per macchinari e scorte di materie prime.
La Legge di Stabilità 2016 aveva stanziato risorse assai rilevati, fino a un massimo di 1,5 miliardi di euro, per il risarcimento dei privati, imprese e singoli cittadini, che hanno riportato danni causati dagli eventi calamitosi e alluvionali (40 in tutto) tra il 2013 e il 2015.
“Con l’ok definitivo del Consiglio dei Ministri alla delibera attuativa – afferma il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, che ha messo a punto e seguito passo dopo passo l’iter del provvedimento – abbiamo mantenuto le promesse, portando a compimento una riforma innovativa e fondamentale, che per la prima volta introduce, in maniera omogenea nel nostro Paese, la possibilità di risarcire i cittadini privati e le attività produttive colpite da un disastro naturale, al termine di una procedura snella e rigorosa”.
“Era stato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi – ricorda – in occasione della sua visita a Piacenza subito dopo l’alluvione del settembre scorso, a chiedere a me e al capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio di mettere mano a una riforma organica, per dare risposte concrete ed efficaci alle persone colpite dagli eventi calamitosi che purtroppo si sono verificati in varie zone del nostro Paese. Abbiamo compiuto così un passaggio decisivo, predisponendo un provvedimento molto complesso, che ha richiesto pareri e contributi di tanti dipartimenti diversi del Governo”.
“Ma grazie all’intensa collaborazione – sottolinea – in particolare tra il Ministero dell’Economia e la Protezione Civile, siamo riusciti a tradurre in pratica gli obiettivi che ci eravamo dati: da un lato una procedura snella per la raccolta delle richieste di risarcimento, dall’altro un meccanismo efficace per l’erogazione dei contributi attraverso la cessione del credito d’imposta”.
“Di fronte alle calamità connesse a fenomeni idrogeologici e atmosferici di grave entità – conclude il Sottosegretario – per anni ci si è occupati solo dell’emergenza. Dalla riforma per la prima volta arrivano risposte concrete anche alla fase successiva e alle esigenze di ristoro ai privati. I risarcimenti sono concessi attraverso le ordinanze di Protezione Civile attuate dalle Regioni, con il monitoraggio degli enti locali. In questo modo siamo riusciti a conciliare un processo lineare e trasparente delle decisioni con l’agilità e la rapidità di azione”.