Carbonext, l’urlo della Val d’Arda. Oltre 30 manifestanti e 6000 firme

PER UNA VERA TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE, E PER UN FUTURO MIGLIORE DI PIACENZA E DELLA VAL D’ARDA 
sit-in di protesta DAVANTI AL palazzo della regione CONTRO CARBONEXT & CSS

Radio Sound

 

Ieri, mercoledì 27 luglio 2016, un pullman con oltre trenta manifestanti, in rappresentanza delle migliaia di firme raccolte contro il progetto, ha dato un simbolico “assalto” alla Regione per portare davanti al Palazzo l’urlo della Val d’Arda: “No CarboNeXT, la Valle ha già dato!”.

È evidente che l’approvazione del progetto non ferma i Comitati, Legambiente ed i cittadini che in soli due giorni e nonostante la giornata lavorativa, sono riusciti ad organizzarsi (è solo di Domenica la notizia dell’approvazione data dall’assessore Gazzolo) per un Sit-In davanti all’Assemblea Legislativa inteso a portare le ragioni del no al progetto direttamente in Regione!

“Nulla ci ferma e ci scoraggia”, questa è la sensazione che si coglieva sul pullman, “siamo convinti che quel progetto sia sbagliato e che, al di là dalle rassicurazioni prefabbricate dell’Assessore all’Ambiente, il futuro della Val d’Arda non può essere quello di diventare il terzo polo dei rifiuti del Piacentino, dopo l’inceneritore di Piacenza e Cementirossi”.

Striscioni, cartelli, fischietti, cori, canzoni, hanno accolto i consiglieri Foti, Rancan, Molinari, Sassi, Taruffi e Tarasconi che sono scesi ad accogliere i manifestanti per accompagnarne una delegazione  all’incontro con la Presidente della Commissione Ambiente.

Gli slogan e i cori più gettonati? “La Val d’Arda non si vende, la Val d’Arda non si arrende!!” e “La Val d’Arda non lo vuole, lo respiri la Gazzolo!!”.

 

Durante l’incontro, i delegati hanno brevemente illustrato la situazione della Val d’Arda, l’impatto ambientale, sanitario e sociale del cementificio sulla valle , gli elementi essenziali per i quali non si ritiene che il progetto dovesse essere approvato, sia tecnici che di opportunità politica ed è stato consegnato un documento di osservazioni e richieste, affinché l’assemblea ed i consiglieri ne assumano i contenuti.

 

La prima richiesta, la più forte, è stata quella di chiedere alla Giunta di sospendere in autotutela la delibera appena assunta, a fronte del fatto che ad oggi gli effetti sulla salute dell’incenerimento dei rifiuti (i CSS questo sono) nei cementifici sono ancora assolutamente sconosciuti, anche a livello nazionale, tanto che la Regione stessa, nel Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018 (intitolato “Costruire Salute” ed approvato con Delibera n° 771/2015 del 29 giugno 2015) aveva deciso di effettuare uno studio sulle conseguenze ambientali e sanitarie dei cementifici sui territori che li ospitano, sia che usino combustibili “tradizionali”, sia che usino già combustibili “alternativi”. Questo studio, che doveva partire a settembre 2015 ed essere appunto “preventivo”, ad oggi non risulta ancora iniziato e non si vede il motivo per il quale debba essere ancora una volta la Val d’Arda e Piacenza a fare da cavia sull’uso dei CSS, per poi essere monitorata solo successivamente.

 

Si è chiesta anche una verifica ed approfondimento sulla situazione del traffico, che per i Comitati e Legambiente non sarà affatto “a saldo zero”, come deciso dalla Conferenza dei Servizi: ogni mezzo pesante in più al giorno significa un aumento di almeno 2 (ma più probabilmente non 4) transiti giornalieri che si vanno ad aggiungere agli attuali 700/800 al giorno che già gravano sull’unica provinciale esistente e le cui conseguenze non si limitano alle emissioni al tubo di scarico. Riguardo queste ultime, poi – come già detto – alla favola della sostituzione del parco di tutti i mezzi che servono la cementeria con camion “Euro 5” e “Euro 6”, onestamente, non crede nessuno, anche se diluita nel “comodo” lasso di tempo di tre anni.

 

Le altre richieste restano invece indipendenti dagli esiti del progetto CarboNeXT e dal destino della Val d’Arda; riguardano la volontà che venga dato seguito alla richiesta dei consiglieri Taruffi, Foti, Rancan, Molinari ed altri di agevolare e fissare dopo l’estate lo svolgimento di una apposita audizione in Commissione Ambiente dei Comitati e cittadini della Val d’Arda sul progetto CarboNeXT, anche per poter portare elementi utili alla discussione in merito al progetto di legge pendente presso le Camere di abrogazione del D.M. 22/2013 (il cosiddetto Decreto Clini) sui CSS, progetto presentato a firma del Consigliere Foti e cofirmato da Taruffi, Rancan e Molinari.

 

Infine si chiede l’assunzione di un impegno per rivedere e modificare la Legge Regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale (la n° 9 del 1999 e successive modifiche) relativamente al diritto per i cittadini riuniti in Comitati ed Associazioni portatrici di interessi diffusi di natura ambientale di partecipare, almeno in veste di uditori, alle Conferenze dei Servizi al fine di permettere la più ampia partecipazione e la maggiore trasparenza possibile nei procedimenti ad ogni livello; richiesta analoga vale per i Comuni interessati dai progetti e dalle loro ricadute in termini di inquinamento, traffico, ambiente e salute, anche se non direttamente titolari di specifici procedimenti autorizzativi, perché possano intervenire alle Conferenze con pieno diritto di voto (gli effetti dei progetti proposti, infatti, generalmente riguardano ambiti ben più ampi rispetto al Territorio dei singoli Comuni titolari di poteri autorizzativi).

 

L’incontro, per ora conoscitivo e preliminare, è stato un modo per portare le istanze di una intera vallata direttamente in Regione; l’ascolto di tali istanze passa ora al vaglio dei Consiglieri.

Al di là dell’opposizione al singolo progetto, che resta ferma e farà la sua strada, ci pare si siano gettate le basi per una proficua discussione circa possibili modifiche alla legislazione vigente in tema di VIA e di CSS.

Un apprezzamento va dato ai Consiglieri di tutte le forze politiche che in modo trasversale e bipartisan hanno agevolato l’incontro, evidenziando fin d’ora il loro atteggiamento di apertura e disponibilità in merito alle proposte di modifica della Legge Regionale sulla VIA.