Il giorno 28 Luglio, alle ore 21, presso Salone Mandela, CGIL diPiacenza, il Comitato per il NO al referendum sulla modifiche costituzionali di Piacenza invita tutti i cittadini, i partiti, imovimenti e le organizzazione locali, culturali e sociali, ad un’assemblea provinciale per parlare, progettare, organizzare, la campagna referendaria che ci porterà a votare sulle modifiche alla nostra Costituzione proposte dal Governo Renzi.
Nel comunicato a firma del Comitato locale per il NO vengono riportati stralci della relazione finale che Domenico Gallo, unodei fondatori del Coordinamento Democrazia Costituzionale, assieme adAlfiero Grandi e Alessandro Pace, ha svolto alla riunione nazionaledei Comitati del NO che si è tenuta a Roma il 16 luglio scorso.
“..L’insuccesso degli obiettivi specifici in ordine al mancatoraggiungimento della soglia minima delle firme per i due referendumabrogativi sull’Italicum e per quello sulla deforma costituzionale,non è stato un elemento di scoraggiamento per nessuno. … i tre mesi dicampagna referendaria hanno rappresentato per tutti un’esperienza dicrescita, di rafforzamento e di allargamento dei consensi. E’indicativo il fatto che siamo partiti quattro mesi fa con 150 comitatiterritoriali nei quali agivano alcune centinaia di volontari e siamoarrivati alla fine della campagna avendo messo in piedi quasi 400Comitati territoriali che hanno mobilitato migliaia di volontari. Si ècostruita così una comunità di donne e di uomini che, animati soltantodalla passione civile, hanno creato le premesse per riversare nellacampagna per il Referendum costituzionale una forza d’urto che non cisarebbe stata senza l’esperienza di questi mesi.
Essendo stata unanime la valutazione che la battaglia iniziata con laraccolte delle firme per i tre referendum deve proseguire etrasformarsi senza soluzione di continuità nella lotta per farprevalere le ragioni del No al referendum costituzionale, il problemacon il quale tutti abbiamo dovuto fare i conti è come programmare unacampagna elettorale capace di arrivare dovunque, di interessare stratisempre più larghi della popolazione, di contrastare la penetrazionedei messaggi populistici che veicolano il si, avvalendosi della forzaformidabile dei mass media, quasi completamente controllatidall’esecutivo..”.
p. il Comitato locale per il No