Bologna – Aria più pulita, grazie all’abbattimento del 40% delle polveri sottili e del 36% degli ossidi di azoto; alimentazione dell’impianto con un combustibile di qualità più elevata rispetto agli standard di legge e rispetto a petcoke e carbone, utilizzati oggi; controlli incrociati e risultati immediatamente disponibili on line; saldo zero del traffico in transito grazie al rinnovo del parco mezzi. Sono questi i risultati della Valutazione d’impatto ambientale che è stata condotta in seguito alla richiesta dell’azienda Buzzi Unicem di Vernasca (Pc) di utilizzare 60 mila tonnellate di Carbonext, combustibile alternativo derivato dai rifiuti, per alimentare il proprio cementificio. Nella seduta di oggi la Giunta regionale ha preso atto dell’esito della procedura, approvandola.Il rapporto ambientale è frutto del lavoro della Conferenza dei servizi attivata dal 2015, dopo che la stessa Regione chiese alla Provincia di effettuare uno screening ambientale per valutare la richiesta ricevuta dall’impresa piacentina.
“L’ambiente viene prima di tutto ed è questo principio che ci guida nell’assunzione di ogni scelta- spiega l‘assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo-. I dati parlano chiaro: le prescrizioni introdotte dalla Conferenza dei servizi permetteranno un crollo delle emissioni e questa è la cosa più importante per l’intera Val d’Arda e la salute dei suoi cittadini”.Rispetto al livello attuale delle emissioni, infatti, si prevede un calo del 36% di quelle relative agli ossidi di azoto e del 20% per diossine, furani e metalli pesanti; l’abbattimento arriverà al 40% nel caso delle polveri, comprese le Pm10.“La Regione ha sostenuto con decisione la scelta di effettuare la Valutazione d’impatto ambientale sulla proposta di Buzzi Unicem, esprimendosi anche con un proprio parere nel 2013- prosegue Gazzolo-. Ciò a dimostrazione di una precisa volontà: assicurare un percorso chiaro e trasparente, capace di ascoltare le istanze di tutti”.Nel lungo iter che ha portato alla decisione finale sono state prese in esame tutte le 53 osservazioni presentate, nonostante 42 fossero state consegnate entro i termini di legge.
“Il percorso che si è svolto- aggiunge l’assessore- è stato serio, attento e rigoroso, come abbiamo sempre chiesto. L’analisi approfondita dei dati scientifici si è unita all’ascolto delle istanze del territorio, con l’audizione dei sindaci del 20 ottobre 2015 e l’istruttoria pubblica del 9 novembre, durante la quale cittadini e associazioni hanno avuto un’ulteriore possibilità di esprimere le proprie posizioni”.
Conclusi i lavori della Conferenza dei servizi lo scorso 21 giugno, la Giunta regionale ha quindi adottato il provvedimento di presa d’atto che, secondo la legge, deve essere assunto nei successivi 20 giorni.L’impiego di Carbonext andrà a regime entro 20 mesi dalla sottoscrizione del contratto di fornitura del combustibile da parte dell’azienda. E i controlli imposti saranno costanti: sulla materia prima, le emissioni, anche sonore, e gli scarichi idrici. Oltre a quelli a carico del produttore, che saranno comunque sottoposti a verifica da parte di Arpae, ne saranno effettuati altri in ingresso al cementificio, prima dell’utilizzo del combustibile, per assicurare il rispetto delle qualità migliorative fissate dalla Conferenza dei servizi. I risultati del monitoraggio, che permetterà ora per ora, quotidianamente, di conoscere il livello delle emissioni, saranno pubblicati costantemente sul portale della Regione.
Per quanto riguarda il traffico di camion in transito, l’aumento previsto di 6-8 mezzi al giorno – su un numero complessivo di 313 – sarà compensato dal rinnovamento del parco mezzi richiesto all’azienda, che in tre anni sostituirà i veicoli più vecchi con quelli di ultima generazione, euro 5 e 6.
“L’utilizzo di questo combustibile- conclude Gazzolo- è un esempio di economia circolare, dove ciò che non serve in un ciclo produttivo può diventare risorsa fondamentale in un altro: un passo importante verso la rigenerazione energetica della nostra regione, con l’abbandono delle fonti fossili a favore di altre più sostenibili dal punto di vista ambientale”.