“Incrementare la percentuale di verde nelle aree urbane, per migliorare la qualità dell’aria, il benessere psicofisico delle persone, il paesaggio; coniugare sostenibilità ambientale e sicurezza idraulica, tutela della biodiversità e difesa dai cambiamenti climatici, gestione dei prodotti e servizi forestali in aree montane per il sostegno delle economie locali”. Sono le finalità del Piano forestale regionale 2014-2020 approvato oggi dall’Assemblea legislativa con il voto favorevole dei gruppi Pd, Sel, Ln, M5s, Fi e l’astensione del gruppo Fdi-An.
Fra gli obiettivi del Piano, Alessandro Cardinali (Pd), relatore dell’atto, ha ricordato la realizzazione di nuovi boschi in pianura, la promozione della produzione di legno e di prodotti non legnosi, il sostegno a più efficaci forme di associazionismo fra proprietari forestali, la semplificazione e riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi, la promozione dei boschi quale motore di crescita economica verde e leva contro lo spopolamento dell’Appennino. Si tratta di un Piano innovativo, ha ribadito il consigliere, che “riconosce e mantiene la biodiversità e soprattutto valorizza i boschi, anche quelli di pianura, propone nuove certificazioni, istituisce un Albo regionale delle imprese forestali, siano esse cooperative siano aziende agricole, rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato”. Grazie al Piano forestale, ha concluso il relatore, verranno attivate anche azioni di ricerca tecnico-scientifica e di sperimentazione per la migliore conoscenza dei rendimenti produttivi e dell’impatto in termini di assorbimento di anidride carbonica di specie arboree a rapido accrescimento.
Grazie al contributo dei 5stelle, ha evidenziato il relatore di minoranza Gian Luca Sassi (M5s), il Piano forestale prevede “un nuovo impulso alla piantumazione in pianura, con priorità per le piante capaci di limitare lo smog soprattutto nelle aree urbane, attraverso l’individuazione di ulteriori finanziamenti regionali alle amministrazioni comunali anche attraverso la collaborazione con privati, associazioni, comitati e semplici cittadini”. Il Piano, ha sottolineato il capogruppo, è uno strumento utile per migliorare la situazione del verde all’interno del nostro territorio, anche se rimangono dei nodi ancora da sciogliere, primo fra tutti il tema delle risorse e del monitoraggio puntuale degli obiettivi che lo caratterizzano.
Per l’assessore alla Difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo, il Piano concilia la sostenibilità ambientale con la creazione di nuovi posti di lavoro, mettendo a disposizione strumenti e risorse consistenti, 80 milioni in cinque anni, “per difendere l’ambiente e dare impulso all’economia del bosco, soprattutto nelle zone collinari e montane, dove l’agricoltura produce meno reddito ma svolge un’azione fondamentale di presidio del territorio”.
Yuri Torri (Sel) ha annunciato il voto favorevole del proprio gruppo “per la peculiare valorizzazione, sia in chiave ambientale sia economica, delle risorse boschive e forestali, che avrà ricadute importanti per le aree montane, nonché per il potenziamento delle zone boschive in pianure e nelle aree urbane”.
Per Marco Pettazzoni (Ln) il voto favorevole dei consiglieri leghisti al Piano forestale regionale, è rafforzato dal sostegno trasversale all’ordine del giorno presentato dal gruppo in merito al Bosco della Panfilia.
Contestualmente al Piano forestale, sono stati approvati tre ordini del giorno. Il primo, sottoscritto da Gian Luca Sassi (M5s), con un emendamento del collega di gruppo Andrea Bertani, chiede alla Giunta di presentare alla commissione assembleare competente, con cadenza annuale, una relazione sugli interventi realizzati e sul loro impatto. Il secondo, presentato da Marco Pettazzoni, primo firmatario, e Alan Fabbri (Ln), Luca Sabattini, Alessandro Cardinali, Marcella Zappaterra, Paolo Calvano (Pd) e Yuri Torri (Sel), è finalizzato a promuovere un tavolo di confronto per valorizzare e tutelare l’ecosistema del Bosco della Panfilia, nell’Alto ferrarese. L’ultimo, condiviso da Yuri Torri, primo firmatario, e Igor Taruffi (Sel), Alessandro Cardinali, Lia Montalti, Roberto Poli, Massimo Iotti, Luciana Serri, Barbara Lori e Manuela Rontini (Pd), impegna la Regione a valorizzare il settore della castanicoltura da frutta. È stato respinto, invece, un ordine del giorno presentato da Silvia Piccinini e Andrea Bertani (M5s).