Frattura sempre più profonda in Forza Italia: “La base è stanca dei vertici”

“Penso che gli amministratori su tutte le province che oggi esprimono il loro disappunto – e non credo proprio che sia per la prima volta – siano arrivati al limite”. Il consigliere di Forza Italia Maria Lucia Girometta attacca i vertici del suo stesso partito, appunto Forza Italia, parlando di una situazione divenuta ormai insostenibile e di vertici lontani dalla base. “Comprendo che si sentano forti dei loro ruoli, ma l'interesse deve essere la rigenerazione del partito ed il bene dei territori”.

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IL COMUNICATO DI MARIA LUCIA GIROMETTA

Non posso non esternare alcune considerazioni in merito a quanto succede nell’ambito di Forza Italia in tutta la Regione, vale a dire la sfiducia manifestata da amministratori e colleghi del partito, nella maggiore parte delle province, nei confronti dei vertici regionali. Ad oggi, l'unica risposta nei confronti di coloro che hanno manifestato una posizione differente da quella del coordinatore regionale Massimo Palmizio e della sua vice (di cui ho appreso la nomina per caso) e chiedono, da tempo, un confronto – dovuto e necessario – con chi dovrebbe essere il loro rappresentante è stata quella di un post del coordinatore regionale su facebook di “sfottò” ed alcune dichiarazioni dello stesso in cui viene affermato che chi “si ribella” non ha mai manifestato nulla sino ad oggi. Io mi sarei aspettata una profonda riflessione da parte dei referenti di partito, non reazioni che lasciano il tempo che trovano. Comprendo che si sentano forti dei loro ruoli, ma l'interesse deve essere la rigenerazione del partito ed il bene dei territori.

Io sono capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale a Piacenza e nessuno mi ha mai invitato ad una riunione piacentina o regionale al fine di aprire un confronto sulle varie questioni pratiche che si sottopongono all'attenzione del consiglio e, in generale, che riguardano la politica locale. Credo di essermi sempre impegnata in questi anni nell'attività consigliare, sollecitata dai cittadini, ma mai nulla è interessato ai vertici, più attenti ad altre logiche.

Penso che gli amministratori su tutte le province che oggi esprimono il loro disappunto – e non credo proprio che sia per la prima volta – siano arrivati al limite. Coloro che si sono esposti con coraggio a Ravenna, Parma, Cesena, Cervia, Ferrara, Cesenatico ed Imola e non da ultimo Piacenza sono amministratori locali che conoscono il territorio, sono risorse per l'Emilia Romagna. Ma, purtroppo, la linea del coordinamento attuale è sempre stata chiara: o rispondi ai loro ordini – senza nessun confronto preliminare, ovviamente – o sei fuori, a costo di perdere consensi, a costo di tutto.

E' giunto il momento di cambiare registro.