EUROACQUE 2-0-0-1-0-1-0-1-1 6
ARES MILANO 0-0-0-0-3-0-1-0-0 4
Formazione: Minoia 3b, Carsana ric, Rossi D. ss, Calderon 1b, Baldini dh (Borlini, Pinoia), Agosti 2b, Bosi es (Casaroli ed), Lambri ed (Gambini es), Naccarella ec. Lanciatori: Scorsoglio ( rl 4.2 bv6 k2 bb2 pgl 3), Rossi M. (rl2 bv3 k1 bb1 pgl 0), Macak (rl2.1 bv2 k2 bb1 pgl0). All.: Acosta.
L'Euroacque fa sua una partita più difficile del previsto portando a sette la serie positiva di vittorie (6-4). L'Ares tiene preoccupato il Piacenza per tutto il match restando in partita con pieno merito, ben diversamente da quanto accaduto all'andata quando la squadra di Acosta aveva dominato in lungo ed in largo. Forse si facevano sentire le assenze di Anelli e Berra anche se nel complesso la squadra ha saputo esprimersi su discreti livelli, spuntando statistiche positive (13 battute valide), senza mai andare sotto nel punteggio. Magari sarà stato piuttosto l'Ares dal canto suo a mostrarsi su livelli inconsueti anche se in fondo il suo terzo posto in classifica poteva rappresentare un avvertimento.
Piacenza parte forte e con un doppio di Minoia ed i singoli di Rossi e Calderon si avvantaggia subito sul 2-0 al 1° che diventa 3-0 al 4° grazie alle valide di Agosti e Lambri e ad un errore milanese. Tutto sembra incanalato per il giusto verso anche perché lo score di Scorsoglio a metà partita parla di soli tre arrivi in base. Ma proprio lui al 5° cedeva di schianto concedendo tre valide e due basi che procuravano il pareggio dell''Ares (3-3). Già al cambio campo Piacenza reagiva, con il nuovo entrato Gambini che spingeva a casa Borlini (singolo) per il 4-3. I lombardi rispondevano al 7° in coincidenza con l'unico errore in difesa commesso dall'Euroacque e così si andava all'epilogo in situazione di perfetta parità (4-4). I nostri non perdevano tempo ed aprivano il penultimo attacco con un triplo in campo opposto di Calderon ed un singolo di Pinoia che significavano il 5-4. L'ultimo punto, quello della definitiva sicurezza, lo costruivano al 9° i singoli di Minoia, Carsana e Rossi (6-4). Un successo sudato per un'Euroacque magari non straripante come avvenuto ultimamente ma ugualmente concreta, attenta e matura come si conviene ad una capolista che evidentemente non ha alcuna intenzione di mollare proprio adesso.