Maloberti (Lega) e la grigliata per il Ramadan: “Difendiamo i nostri valori”

 “Ho cominciato il Ramadan. Meglio tardi che mai”. E’ la frase che campeggia sulla foto di una griglia, sulla quale stanno cuocendo varie parti di maiale, pubblicata sul profilo Facebook del dirigente della Lega Nord piacentina Giampaolo Maloberti. Una provocazione non fine a se stessa – si dice convinto quando gli chiediamo spiegazioni – per difendere la tradizione gastronomica italiana, ma non solo: “Va nel senso di rafforzare le nostre tradizioni, non solo agroalimentari. Durante i periodi di crisi, in passato, il maiale era una fonte di sostentamento essenziale. Del maiale non si butta niente” ha premesso. “E vedere gente che arriva e si permette di mettere in discussione le nostre tradizioni alimentari e i nostri valori non è accettabile”.

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Una foto dalla quale Maloberti, non nuovo a boutade del genere, vuole sollevare più di una questione che, secondo lui, metterebbe in discussione i valori occidentali: “E’ stata scattata durante una cena del Consorzio la Carne che Piace (di cui è presidente, ndr) ed era presente Silvia Lupi, nostra associata, che a Fossoli di Cortebrugnatella a 800 metri di quota sta cercando di tenere in vita un’attività agricola di trasformazione (la sua storia è finita sul Corriere della sera, ndr). Per questo, continua Maloberti, “non è possibile che la sua attività venga osteggiata con pastoie burocratiche senza fine: dover macellare gli animali a 30 km o fare il pane a 50 km dall’azienda. Una giovane del genere andrebbe premiata, perché un’azienda agricola non ha solo l’obiettivo di produrre reddito, com’è giusto che sia, ma anche di tutelare l’ambiente”.

Difesa dei prodotti, delle piccole attività ma anche, per l’esponente del Carroccio, di certi capisaldi: “Nessuno si deve permettere di mettere in discussione tradizioni e gusti e quello che rappresenta la nostra cultura. La gente che arriva dall’Africa, che scappa non per la guerra ma per venire in Italia costando 35 euro al giorno senza fare niente ed esige che noi ci adeguiamo alle loro tradizioni non è ben accetta. So che su molti posti di lavoro ci sono problemi per il Ramadan, applicato da alcuni alla lettera, quindi con disagi anche per gli italiani. Nessuno di noi pretende però nei loro paesi di esportare le nostre tradizioni”.  Senza dimenticare la salute, ha concluso Maloberti: “L’Italia sta per firmare gli accordi Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership”, in Italiano Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, ndr), che potrebbe permettere di importare carne suina americana trattata con la raptomina, che ha conseguenze nefaste sul sistema endocrino umano.  Bisogna saper dire basta”.