<<Basta indottrinamento nelle scuole!>>. E’ questo il messaggio lanciato in modo forte e chiaro dal Movimento Studentesco Padano di Piacenza, dopo la pubblicazione dell’ultimo numero del giornalino scolastico dell’ISII MARCONI, contenente messaggi che <<fanno palesemente campagna elettorale per i partiti politici di sinistra, spiegando quanto sia bella l’immigrazione di massa sregolata ed illegale>>.
<<Purtroppo non si tratta di una novità: nei licei ed istituti piacentini abbiamo già assistito ad azioni di questo tipo, finalizzate all’indottrinamento ideologico -commenta Thomas Trenchi, coordinatore provinciale del Msp-. La scuola pubblica non deve assolutamente prendere posizioni politiche, soprattutto quando lo fa utilizzando soldi pubblici, come in questo caso, avendo fatto stampare centinaia di copie di un giornalino con espliciti messaggi politici. Ed è ancora più vergognoso il fatto che sia stato fatto con il consenso di una professoressa, responsabile del progetto, la quale dovrebbe essere garante della libertà di pensiero e dello sviluppo del senso critico tra gli studenti, non certo passare un pensiero a senso unico. “Hell”, il nome del periodico in questione, meglio ribattezzato come “Manifesto Comunista – edizione scolastica”, prova a convincerci che gli immigrati non siano un problema per il mondo del lavoro, non comportino alcuna competizione sleale, non abbiano alcun privilegio rispetto ai contribuenti italiani. Poi, cercando la compassione del lettore, immancabilmente velata di ipocrisia, mostra foto tragiche e riporta racconti di chi scappa dalla guerra. Chiede tolleranza, integrazione, rispetto, e tutti quei valori che mancano proprio a causa delle azioni politiche di una sinistra, probabilmente committente degli spudorati articoli, che importa come merce gli immigrati; lucra su di essi attraverso le cooperative; non fa alcuna distinzione tra migranti economici e profughi, destinando miliardi di euro alla gestione di chi non ne ha diritto. Ignora, non a caso, il concetto di Legalità, la sola via attraverso cui può avvenire la tanto inneggiata integrazione. La dignità a queste persone si da attraverso il rispetto delle regole, non con piagnistei, falsità ed ipocrisia. E le regole valgono per tutti allo stesso modo. La prossima volta scrivano questo>>
<<Quando sentiamo parlare di profughi, non ci dicono che la maggior parte di essi in realtà non li sono: gli ultimi dati aggiornati illustrano che meno del 50% delle migliaia di richieste d’asilo presentate nelle nostre città sono state accettate -interviene Marvin Di Corcia, coordinatore del Msp Emilia-. Nel frattempo, l’altra metà che non è scappata da guerre, è stata mantenuta a spese degli italiani, pagando 40 euro al giorno per ciascun individuo, pur non avendone diritto. Fondi che potevano essere destinati a disoccupati e pensionati che non arrivano alla fine del mese, piuttosto che alle solite cooperative rosse che, come i recenti casi di Mafia Capitale insegnano, lucrano su questi fenomeni. Quando l’immigrato si vede rifiutato lo status di rifugiato politico, dopo un lunghissimo iter che viene inspiegabilmente fatto entro i nostri confini (andrebbe fatto sulle coste nordafricane), si trova abbandonato a sé stesso, sfruttato e sottopagato da qualche grande azienda tanto cara al Partito Democratico, (comportando una competizione sleale agli italiani senza lavoro) o sulla strada a rubare e spacciare. La quantità di carcerati stranieri lo dimostra: sono il 35%, nonostante la popolazione straniera nel nostro Paese sia solo del 10%. E non è nemmeno vero, come riportato dal giornalino scolastico dell’Isii, che l’Unione Europea sia così buona da prendersi a carico l’emergenza. Infatti, in seguito al trattato di Dublino, chi sbarca sulle nostre coste non può andare in un’altra nazione. UE che, nel settennato 2007/2013, ci ha fatto rimettere 38 miliardi di soldi nostri. Risultato? I piccoli comuni della Penisola devono assorbirsi questa emergenza, facendo mancare i servizi ai loro abitanti. Questo, però, vista la superiorità intellettuale di chi si professa buono ed accogliente, non è stato scritto. Speriamo che gli studenti non si facciano influenzare da tanta ipocrisia!>>