In un’interrogazione al presidente della Regione il consigliere piacentino Tommaso Foti esprime “ferma contrarietà ad ogni iniziativa volta a ridurre il livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni offerte dal presidio ospedaliero di Castel San Giovanni”
“Nei giorni scorsi – sostiene l'esponente di Fratelli d'Italia – i medici della Val Tidone sarebbero stati allertati dai vertici dell’Ausl di Piacenza in ordine a future incomprensibili e assurde decisioni riguardanti il detto presidio ospedaliero che verrebbero attuate nei prossimi mesi”.
"In particolare: la riduzione, se non l'interruzione, dell'attività svolta dalla rianimazione, la soppressione della reperibilità dei medici interni nel fine settimana, l'apertura solamente dal lunedì al venerdì dei reparti di chirurgia e ortopedia, con lo spostamento dei traumi da operare al Polichirurgico di Piacenza” afferma Foti, che evidenza come ”dette decisioni, se attuate, finirebbero ovviamente per determinare anche una sensibile riduzione, dal prossimo anno, dell'attività del pronto soccorso”.
Foti chiede quindi a Bonaccini ”se intenda fornire immediate rassicurazioni sulla precisa volontà della Regione di continuare a sostenere il potenziamento del presidio ospedaliero di Castel San Giovanni, anche in ragione della capacità attrattiva vantata nei confronti dei pazienti residenti nella confinante Regione Lombardia, e di conseguenza comunicare ai vertici dell'Ausl di Piacenza la propria ferma contrarietà ad ogni iniziativa volta a ridurre il livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni offerte in questa struttura che deve non solo mantenere ma anche implementare le attività svolte fino ad oggi”.