E’ uscito in questi giorni la seconda edizione aggiornata del libro "Non mi vergogno del Vangelo" con il quale Fausto Fiorentini, da undici anni responsabile dell’Ufficio stampa della diocesi di Piacenza-Bobbio, sintetizza il magistero piacentino di mons. Luciano Monari.La prima edizione era uscita due anni in occasione del decennale di episcopato del Vescovo; il volume era però da tempo esaurito ed inoltre negli ultimi due anni mons. Monari, anche per gli importanti incarichi nazionali, ha firmato importanti interventi. Da qui la decisione dell’editrice Berti di procedere ad una nuova edizione che supera le settecento pagine. Anche questa volta si tratta di un’antologia, quindi è lo stesso mons. Monari che presenta, attraverso le scelte che ha fatto il curatore, le proprie linee pastorali. Sul significato si questa pubblicazione si sofferma lo stesso Fiorentini in una nota introduttiva. "Il libro – precisa il curatore – non vuole essere assolutamente né il bilancio né la sintesi del lavoro di un Vescovo. Si pone esclusivamente come strumento di servizio per gli operatori della pastorale; le motivazioni occasionali, mutuate da consuetudini a cui ci hanno abituati i mass media dei nostri tempi, ieri erano i dieci anni dell’episcopato piacentino di mons. Monari, oggi il suo passaggio a Brescia. In realtà la vera causa nasce da una considerazione più generale. Viviamo tempi segnati da un forte cambiamento e nessuno ne é cosciente quanto i Vescovi, come dimostrano i loro più recenti documenti. Anche mons. Monari vive questa stagione di cambiamento, per la verità con serenità, ma anche con molta determinazione. Lo dimostrano i suoi numerosi interventi che, però, non sono facilmente reperibili in quanto diffusi con modalità molto diversificate, dalle lettere pastorali ufficiali (poche) alle comunicazioni al clero e alla diocesi o agli articoli di giornale. E poi vi sono i suoi "contributi orali" nelle sedi più diverse."Da qui la decisione di compilare una "antologia pastorale" tentando di documentare i numerosi interventi del Ministero di mons. Monari; per i piacentini sarà un aiuto per valutare meglio l’eredità ecclesiale che a loro lascia il vescovo Luciano; per i bresciani un’occasione per conoscere alcuni fondamenti della pastorale del loro nuovo Pastore. Sono però necessarie alcune precisazioni: questo libro é un’antologia, quindi presenta solo stralci degli interventi di mons. Luciano Monari, interventi che nella versione originale sono spesso più ampi, organici e in genere collegati alle Sacre Scritture; viene fatto riferimento, inoltre, solo agli interventi pastorali in quanto l’obiettivo, come detto, é di fornire uno strumento operativo". Lo stesso curatore ammette che si tratta di "un forte limite in quanto mons. Monari ha una ricca produzione derivata dai suoi studi biblici e dalla predicazione di numerosi esercizi spirituali, ma le scelte, anche se necessarie e fatalmente discutibili, impongono sempre rinunce". Dall’antologia é escluso quanto il Vescovo ha scritto nelle sue pubblicazioni e per questo il lettore trova nelle prime pagine seguenti un’ampia nota bibliografica.Sul significato di questa ponderoso volume il vicario generale di Piacenza-Bobbio sottolinea, da parte sua, come questa "seconda edizione porti a compimento il lavoro presentato due anni fa, che, per esperienza di sacerdoti e laici, si è rivelato una miniera di stimoli utili per la riflessione personale, ma anche per attingere un contenuto sicuro e uno stile efficace nella preparazione di interventi su vari temi. Nelle riflessioni del Vescovo confluiscono si legano in un duplice, inscindibile intreccio due riferimenti: il radicamento nell’immutabile Parola di Dio e l’attenzione al mondo che cambia, all’uomo, alla città."Percorrendo queste pagine, che per necessità e per scelta del curatore sono limitate solamente ad interventi di carattere pastorale, il lettore – aggiunge mons. Ferrari – potrà affondare le mani in quel tesoro di grazia che è stato il magistero del vescovo Luciano a Piacenza, ma soprattutto potrà cogliere e far proprio il "segreto" che sta sotto queste pagine. Perché se è vero che nel magistero di mons. Monari troviamo competenza e profondità teologica, vastità e concretezza di conoscenza e di analisi, è ancor più vero che le sue sono state anzitutto parole nate dal suo cuore di pastore".