“Partito Democratico, Caritas, Cooperativa Ippogrifo e società Rest srl sono responsabili della sciagurata, ma per loro redditizia, gestione dei finti profughi”. Queste le motivazioni alla base del gesto dimostrativo messo in atto questa notte dal movimento di destra radicale Veneto Fronte Skinheads. Le sedi di quei soggetti accusati di favorire un business mascherato da accoglienza sono state simbolicamente chiuse con il nastro biancorosso a simboleggiare un’indagine giudiziaria, chiusi inoltre simbolicamente una trentina di contenitori per indumenti usati destinati alla Caritas. Un’azione compiuta dalla sezione piacentina in contemporanea con altre sezioni di Italia dell’organizzazione. E’ il secondo gesto dimostrativo che il Vfs mette in atto nel giro di pochi mesi contro la politica di accoglienza dei profughi che il movimento giudica un modo per “favorire l'immigrazione clandestina mediaticamente travestita da crisi umanitaria”: la notte del 24 novembre scorso davanti alle sedi di Pd e Caritas era comparsa una sagoma verde-bianco-rossa di un uomo a terra con tanto di nastro intorno a simboleggiare una sorta di omicidio davanti alla sede del Pd di via Martiri della Resistenza e un’epigrafe funeraria con la scritta “Falsa carità sociale, business criminale” davanti alla sede della Caritas di via Giordani. Per quel gesto alcuni militanti del Vfs nazionale erano stati indagati, e anche di questo parla il comunicato che riportiamo integralmente.
IL COMUNICATO DEL VENETO FRONTE SKINHEADS
INDAGATI PER DELLE SAGOME DI CARTONE…O PERCHE' ABBIAMO RAGIONE?!
L'Associazione culturale Veneto Fronte Skinheads rivendica con questo comunicato, l'azione compiuta nella notte nei maggiori capoluoghi del nord Italia e a Cagliari, che vuole rimarcare come, a distanza di sei mesi dal blitz contro le sedi di Caritas e Partito Democratico, la nostra lungimiranza sia stata ampiamente confermata da tanti fatti di cronaca. In quell'occasione il Veneto Fronte Skinheads aveva voluto simbolicamente colpire, pacificamente e solo a livello politico, le istituzioni che ammantate di filantropismo interessato, lavorano incessantemente per favorire l'immigrazione clandestina (mediaticamente travestita da crisi umanitaria), un'integrazione forzata che all'atto pratico rimane un totale fallimento, nonchè un triste e masochistico processo di cancellazione della nostra Identità, cultura e tradizione. Nel corso di questi sei mesi abbiamo visto che tutte le nostre accuse sono state suffragate da fatti di cronaca che hanno ampiamente dimostrato come la gestione dei profughi sia un business milionario con propaggini nel mondo della criminalità organizzata, cosa resa pubblica e ancor più evidente dal libro di Mario Giordano "Profugopoli".
La stessa Caritas ci ha dimostrato come buona parte degli abiti usati, donati dai cittadini per beneficienza e raccolti negli appositi contenitori, venga poi rivenduto ai mercatini dell'usato, invece di finire ai veri bisognosi, mentre solo una minima parte dei relativi guadagni viene poi destinato per lo scopo prefisso, come avevamo denunciato nel comunicato che rivendicava la nostra azione.
Per aver detto la Verità abbiamo subito perquisizioni domiciliari, denunce, nomi sbattuti sui giornali e dovremo affrontare un processo che ci vede falsamente accusati di minacce e vandalismo, mentre la nostra unica colpa è quella di aver attaccato dei centri di potere, andando a toccare un nervo scoperto che è un vero tasto dolente di questa società ipocrita, che predica bene e razzola molto male, pronta a tacciare di xenofobia e razzismo chiunque abbia un pensiero non allineato al loro "politicamente corretto", mentre sfrutta allegramente profughi ed immigrati per i propri sporchi interessi.
Sempre più ferocemente