In vista del 25 aprile, l'intervento dei Giovani Democratici piacentini: "In questa giornata ricordiamo le Donne della Resistenza Partigiana, le stesse donne che settant'anni fa hanno conquistato il diritto al voto. Sono Donne, infatti, le discrete figure che in quei momenti difficili seppero manifestare il proprio importante ruolo, salvando i partigiani dai primi rastrellamenti e aiutando i soldati a tornare a casa o rifugiarsi sui monti, procurando loro abiti borghesi. I fatti dicono che le donne sono state pari agli uomini nella lotta e nel sacrificio che affrontarono con grande fermezza. Il loro contributo alla Resistenza è stato diffuso e sostanziale e il ruolo che le ha viste maggiormente protagoniste è quello della staffetta. Ruolo tutt'altro che semplice: erano continuamente a rischio di intercettazione da parte del nemico e quindi potevano essere arrestate, violentate e torturate. Le cifre ufficiali registrano 35.000 partigiane, oltre 1.000 sono quelle cadute in combattimento e più di 2.000 quelle fucilate e impiccate. Ma il contributo femminile nella lotta di Liberazione è stato importante, non solo numericamente, ma per le conseguenze culturali, sociali e politiche che ebbe: iniziarono diventando soggetti attivi dei cambiamenti storici, votarono per la prima volta il 2 Giugno 1946 per poi promuovere un reale coinvolgimento attivo nella vita politica del Paese, conquistando diritti legali, economici e politici. Per questo riteniamo necessario non dimenticare questo ruolo nella Resistenza. È stata fatta una proposta di legge – che vede tra i firmatari anche il parlamentare piacentino Marco Bergonzi – finalizzata a riconoscere questo fondamentale apporto, nella lotta di Liberazione italiana, dichiarando il 24 Aprile la "Giornata in memoria delle Donne nella Resistenza". Tuttavia, anche in nome di questo giorno di ricordo, un importante gesto di riconoscimento come la proposta di legge, avrà tanto maggior valore e risonanza quanto più saremo capaci, politicamente e socialmente, di farlo corrispondere ad azioni volte alla parità e all'integrazione. Quest'anno, per noi, il giorno della Liberazione porta con sé questo auspicio.