Nell’attesa di vedere a Piacenza la prima manifestazione di islamici che criticano altri islamici, ci chiediamo preoccupati anche noi che fine abbia fatto il fiume di denaro “sparito” come hanno denunciato alcuni immigrati che sono fuoriusciti dalla comunità islamica di via Caorsana. Per questo, sollecitiamo la magistratura se, come affermato alla stampa, abbia avviato un’inchiesta a far luce quanto prima». Il segretario provinciale della Lega Nord, Pietro Pisani, interviene sullo scontro in corso all’interno dell’Associazione culturale di via Caorsana.
Alcune persone, per lo più provenienti dal Nordafrica, non hanno sollevato solo il problema dei fondi (che è stato detto provengano dal Qatar e che poi sono finiti in tanti centri islamici) – continua il comunicato del Carroccio – ma anche quello relativo alle regole islamiche più ferree, a partire dall’emarginazione delle donne per arrivare alla mancanza di trasparenza quando qualche fedele chiede spiegazione sui conti. Gli inquirenti facciano chiarezza subito, per evitare che la nostra città diventi crocevia di traffici finanziari oscuri per aprire moschee, centri islamici o comunità in altre città. Naturalmente, inutile chiedere a che cosa siano finalizzati quei soldi conoscendo bene la trasparenza e la voglia di dialogare di chi gestisce questi centri.
Abbiamo letto – prosegue la Lega Nord – di centinaia di migliaia di euro raccolti a Piacenza, ma che non si sa che fine abbiano fatto. Se è positivo che alcune persone abbiano portato alla luce del sole una situazione quantomeno dubbia agendo con metodi democratici, non lo è invece l’affermazione di ciò che noi diciamo da tempo: la sottomissione della donna. La sinistra che governa questo Comune, al di là di patetici slogan sull’accoglienza (fallimentare), non interviene a difendere la dignità della donna islamica? I politici del Pd non dicono nulla sul fatto che chi comanda è l’uomo e la donna deve stare tre passi dietro di lui quando cammina e occuparsi solo dei figli? Atteggiamenti che stridono fortemente con le nostre regole civili e sociali. Da tempo diciamo che pezzi di civiltà islamica ormai sono trapiantati qui, alla faccia della “corrotta” democrazia occidentale (ma perché ci vengono se ci odiano così tanto?). E la sinistra progressista sa solo, banalmente, etichettarci come “razzisti”. Alcuni casi di ragazze costrette a sposarsi molto giovani – e costrette a lasciare gli studi – nei loro Paesi sono emersi anche qui, ma è la punta di un iceberg.
La richiesta di accertamenti veloci da parte di chi sta indagando, infine, si impone. Anche perché – conclude il comunicato della Lega Nord – in Europa c’è un piccolo problema chiamato terrorismo, la cui matrice è islamica. E nel mirino delle forze di polizia di mezzo mondo, oltre i tagliagole, ci sono proprio i flussi finanziari. Restiamo in febbrile attesa del comunicato del Pd che reciterà: Lega razzista, per loro tutti gli islamici sono terroristi.
E’ esattamente il contrario: un plauso a chi ha denunciato utilizzando le regole italiane, perché noi accogliamo chi vive, lavora e si comporta rispettando le nostre leggi. Non accogliamo, invece, i furbetti o coloro che, essendo ospiti, pretendono di creare in Italia una società come quella da cui provengono. Noi contro questo tentativo ci batteremo sempre e non arretreremo di un metro.