Il progetto di riqualificazione urbana di Alseno e le reazioni della minoranza

I consiglieri di minoranza del Comune di Alseno in una nota intervengono sulla decisione dell’amministrazione comunale di non consentire un consiglio aperto dedicato al  progetto di riqualificazione urbana del paese:

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Ad Alseno si sta realizzando, nell’ambito del programma “6000 Campanili”, un importante progetto:“Riqualificazione urbana in Alseno capoluogo Viale Matteotti e Via Bellini” per l’importo di euro985.215,58, che dovrebbe conferire al paese un nuovo aspetto, più bello e accogliente.Naturalmente è vivo l’interesse degli Alsenesi i quali seguono quotidianamente i lavori, di cui peròconoscono ben poco, se non quanto riportato dalle voci che circolano. Le loro domande, infatti, sonovaghe e frammentarie: “Perchè hanno tagliato quegli alberi?”, “Ma è una pista ciclabile?”, “E iposteggi delle macchine?”, “Quanto spendono?”, “Che ditta sta lavorando?”, “Ma davvero fanno unarotonda lì? Ma a che cosa serve? Sarebbe meglio che la facessero sulla via Emilia, che è cosìpericolosa!” … E altrettanto vaghe e frammentarie sono le risposte.

Proprio per informare e dare voce ai cittadini, considerando l’entità dell’investimento e l’importanzadegli interventi, l’intera minoranza ha inoltrato al Sindaco una richiesta di convocazione di Consigliocomunale in adunanza aperta. In essa egli avrebbe potuto illustrare il progetto “6000 Campanili” –progetto presentato dalla precedente amministrazione a seguito di emendamento al BilancioPreventivo 2013 dal Consigliere Silvia Bonomini, ma finanziato solo nel corso del 2015- condividendoun intervento così importante con la cittadinanza la quale, a sua volta, sarebbe potuta interveniredomandando ed esprimendo le proprie opinioni.Tale richiesta era corredata di riferimenti a normative vigenti, al parere del Ministero dell’Interno inmerito alla partecipazione dei cittadini, allo Statuto comunale nel Titolo II – Partecipazione popolare,i quali, tutti, si riferiscono ad una democrazia partecipata.Ma il Sindaco non ha accolto l’istanza di convocazione non accogliendo, di fatto, ciò che è scritto achiare lettere nell’art. 55 del nostro Statuto: “Il Comune garantisce e promuove la partecipazione deicittadini all’attività dell’Ente, al fine di assicurarne il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.”E oppone il suo diniego avvalendosi di argomenti normativi che, a nostro parere, non pregiudicanoquanto da noi richiesto.E questo “no” risuona stridente con quanto detto testualmente in campagna elettorale su Facebook:“Proveremo a vincere un’altra scommessa, quella di fare dell’apporto dei cittadini al buon governodella città non un fatto episodico o peggio una supplenza rispetto alle mancanze del pubblico, maun modo normale di amministrare.”E ancora non corrisponde con gli incontri in piazza dell’Amministrazione con gruppi di cittadini chemanifestavano adesione alle parole del Sindaco, le quali risuonavano forti e certe.Come mai allora questo trincerarsi dietro cavilli normativi, quando Il Sindaco stesso nella risposta aiConsiglieri dice: “ …Rilevato, infine, che il Sindaco è quotidianamente a disposizione di tutti i Consiglieri dimaggioranza e di minoranza, nonché di tutti i cittadini per raccogliere istanze specifiche e sciogliere dubbi dinatura tecnica; Rilevato che, nei mesi scorsi, numerose sono state le domande, le segnalazioni e le istanzepresentate da utenti privati e raccolte con la doverosa disponibilità dall’Amministrazione Comunale…”? Checosa dedurne?Appare evidente che il Sindaco non desidera proprio in questa circostanza un incontro aperto con i cittadini.Perchè? Teme forse esiti incerti, interventi negativi che potrebbero porlo in difficoltà, parole di contrasto neiconfronti del suo operato.? I Consiglieri di minoranza, amaramente sorpresi dal rifiuto del Sindaco all’istanza presentata, lascianoaperte considerazioni e risposte ai cittadini di Alseno.

I Consiglieri di minoranza di Alseno.