Al 90’della gara di Mapallo un’intera città si è ripresa il calcio che conta. Tra i giocatori che hanno esploso la loro felicità per il grande traguardo raggiunto ce n’è uno che forse ha esultato anco più degli altri. Si tratta di Gaetano Porcino, Per lui una stagione complicatissima, con un brutto infortunio da superare. Nei mesi fuori dal campo, come ci racconterà lui stesso in questa intervista, è però sempre rimasto vicino alla squadra, dimostrando grande attaccamento alla maglia. Porcino ha rivisto la luce in fondo al tunnel proprio a Mapello. Ora che è tornato, assieme ai compagni di squadra, punterà agli ultimi obiettivi stagionali rimasti: il record di punti e la pule scudetto.
Per te prima della grande festa sono state settimane difficili, lontano dal campo per recuperare un infortunio.
Purtroppo ci sono già passato lo scorso anno. Con il Pro ho stretto i denti e poi ho potuto esultare per quella salvezza incredibile. Quest’anno sono tornato in tempo per il giorno della festa. Anche quando non potevo aiutare la squadra in campo sono sempre rimasto con i miei compagni. Essere una squadra vuol dire anche questo. Abbiamo lottato tutti per lo stesso obiettivo sin dal primo giorno.
Cosa ti ha colpito di quella domenica così speciale?
Tutto l’insieme. Mi ha colpito vedere tanta gente in festa per il nostro risultato. Non avevo mai vissuto una cosa del genere, sono convinto che resterà un ricordo indelebile perché è stato bellissimo. I tifosi ci hanno sempre seguito, ma non sono mai stati così numerosi e calorosi come quel pomeriggio.
C’è stato un episodio particolare che ti ha fatto capire che questa squadra alla fine ce l’avrebbe fatta?
Non c’è un singolo episodio. Devo dire che questo gruppo ha il merito di aver trovato il feeling sin dal ritiro estivo. Dopo pochi allenamenti ci sembrava di giocare insieme da anni. Questo ci ha dato grande consapevolezza dei nostri mezzi: eravamo sicuri di fare una bella stagione, certo nessuno poteva immaginare un cammino del genere.
Una stagione veramente irripetibile la vostra. Adesso rimangono il record di punti e la Poule scudetto…
L’appetito vien mangiando. Sono traguardi alla nostra portata. Arrivati a questo punto abbbiamo il dovere e la voglia di provare a raggiungerli, vincendo il maggior numero di partite possibili per mettere la ciliegina sulla torta.
Domenica alle 15.00 tornate al Garilli per la prima volta dopo la matematica promozione: Ti aspetti un’accoglienza particolare?
Quello che spero è che vengano a seguirci numerosi, rimanendo vicini alla squadra. Sono scettico, perché con il risultato già acquisito della promozione molti potrebbero rinunciare a venire, ma sarebbe un vero peccato: la stagione non è finita e noi vogliamo regalare altre soddisfazioni.
La corsa verso il record passa per la Pro Sesto che nell’ultimo turno ha regolato per 2-0 la Pergolettese. Che tipo di avversario è?
Un avversario davvero complicato. La Pro Sesto verrà al “Garilli” con il coltello tra i denti perchè ha bisogno di punti per tenere a distanza la zona retrocessione. Non hanno passato settimane facili e vorranno fare i tre punti. Noi però vogliamo andare avanti nel nostro percorso ed avvicinarci ancora al record
Che gara deve fare il Piacenza?
Deve giocare come ha sempre fatto in questo campionato, approcciando alla gara nella maniera giusta. Adesso che il campionato è già vinto possiamo anche giocare a mente sgombra, senza dimenticare che ci sono ancora dei punti da conquistare per chiudere in bellezza.