Incontro partecipato e ricco di spunti quello al Circolo ARCI Molinetto. I cittadini non deludono le attese di Paolo Savinelli, che ringrazia per l'ospitalità e per l'aver dato spazio ad una nuova occasione di incontro.
Le Primarie – ha detto – sono state ottenute con estrema fatica, ma ora l'obiettivo è uno solo: che quella di domenica 13 marzo diventi una grande occasione di partecipazione. Occorre ripartire da questo punto fermo, perché l'Amministrazione uscente ha perso contatto con la gente e con le esigenze dei cittadini. Incontro, dialogo e confronto: tre parole-chiave per un progetto politico che vuole mettere radici forti tra la gente. Si sente parlare di chioschi, panchine: basta voli pirandici! Questi voli sarebbero potuti atterrare già molte volte in così tanti anni di governo! Chi di noi metterebbe una spilla di valore su un vestito logoro? Prima falciamo l'erba, poi magari pensiamo ad abbellire con un chiosco, una panchina o un lampione.
Qui il tema è uno solo: ripartire dalle basi! La nostra cittadina vive una tale situazione di degrado, che, anche se è triste ammetterlo, non ci si può permettere al momento di trascurare l'essenziale per pensare al superfluo. Qualcuno vorrebbe far passare per idee brillanti questi goffi tentativi di far presa sulla cittadinanza. I cittadini non sono sciocchi, ma forse chi da anni ha perso totalmente il contatto con la realtà tende a sottovalutarli. Non si può fare campagna per le primarie come se si fosse già in lizza per le amministrative vere e proprie. La campagna pro primarie trova la sua massima espressione nell'ascolto e nell'esserci, con e tra la gente!
Sul piatto ci sono innumerevoli problematicità, che possono essere risolte anche investendo sul "potenziale umano". Per questo fa ancora più male sentire che alcune associazioni non si siano sentite rispettate. Tutti dobbiamo metterci d'impegno e collaborare per proiettare Fiorenzuola nel futuro: la candidatura giovane e l'entusiasmo possono essere sì uno stimolo per incanalare le energie nella giusta direzione, ma è giusto, e lo si sta facendo da sempre, coinvolgere quante più persone possibili, di tutte le fasce d'età. Il lavoro sarà lungo ma non ci si può sottrarre, e soprattutto non si può rimandare oltre.
Sono venuto al Molinetto – ha aggiunto Savinelli – per sentire quali siano le priorità delle persone.
Voglio continuare a costruire un programma partecipato, perché Fiorenzuola ha innanzitutto bisogno di recuperare un tessuto di relazioni. Se si rimane chiusi ed appiattiti nelle segrete stanze dei bottoni, difficilmente potrà uscire qualcosa di buono ed è evidente, lo si è potuto constatare in tutti questi anni. Ed allora, che l'invito sia sempre quello ad aprirsi, confrontarsi con i cittadini e con loro condividere analisi, progetti e considerazioni…strumento davvero irrinunciabile e prezioso!
Da dove cominciare?
– La vicenda dell'ospedale.
È mancata la comunicazione e a questo purtroppo non c'è rimedio. Non rimane che fare di tutto per presidiare la realtà della Sanità nella Valdarda, perché l'Ospedale non tornerà come prima, e questa è una certezza. Allora puntiamo a che torni qualcosa di davvero utile per i cittadini.
– Il problema dell'illuminazione pubblica: va sistemata e rimodernata. Un esempio: via Torchina, è da anni senza illuminazione e non si può far finta di non accorgersene!
– C'è poi tutto il tema del coinvolgimento delle Associazioni, cui spesso paradossalmente viene detto di no. Qualcuno si è fatto promotore di iniziative che avrebbero giovato all'intera collettività, ma si è visto sbattere la porta in faccia.
– Va nella direzione della partecipazione e del lavoro a favore della collettività anche il "Baratto Amministrativo": "barattare" le morosità con dei servizi utili alla comunità. Perché non farlo anche a Fiorenzuola? Noi lo faremo!
– Un tema molto caro alla cittadinanza è quello della sorveglianza e della sicurezza: va implementata in modo capillare. Non si può finalizzare il tutto solo a fare cassa. In loco abbiamo anche la Compagnia dei Carabinieri. Colleghiamo il sistema di sorveglianza alla caserma; si può fare ma non si è fatto! Perchè? Noi lo faremo!
– Le associazioni giovanili, che tanto fanno per la nostra cittadinanza, necessitano di spazi. Ripartiamo dall'Ex Macello: potrebbe essere un cuore pulsante per la città ed è pochissimo utilizzato. Apriamolo, in modo organizzato, alle iniziative dei giovani.
– Il centro storico va rivitalizzato: puntiamo sulla collaborazione con i privati per promuovere canoni calmierati d'affitto dei locali sfitti da molto, troppo tempo.
– Investiamo sulla formazione. Creiamo interconnessioni fra mondo della scuola e mondo delle imprese perché i giovani rimangano sul nostro territorio: pensiamo ad un luogo, ad un' "Officina delle Idee e dell'innovazione", per valorizzare le potenzialità, anche creative, dei nostri giovani.
– Pensiamo alla sofferenza delle aree produttive ed a tutte le aziende che se ne vanno: è fondamentale evitare la delocalizzazione prevedendo una tassazione agevolata ed incentivi per attivare e sempre più implementare laboratori "start-up" partendo da alcune eccellenze locali presenti sul nostro territorio.
Idee ne abbiamo, ed anche proposte. Serie e realizzabili. Dico "ne abbiamo" perché la mia non è una battaglia personale: è una scelta condivisa e come tale intendo portarla avanti.
Fra un intervento e l'altro dei presenti, cui è stato lasciato ampio spazio, Savinelli ha proiettato i video dei suoi sostenitori.
Un risultato è già stato raggiunto, più di 700 persone hanno deciso di mettere una firma per partecipare e contribuire alla scelta del futuro candidato sindaco del centro-sinistra!
Ora avanti tutta, ha concluso Savinelli, e Viva Fiore Viva!!!