Pubblichiamo un intervento della consigliera di Forza Italia Maria Lucia Girometta sul tema delle piste ciclabili.
E’ in atto, ormai da tempo la riqualificazione di molte piste ciclabili, che peraltro sono causa di malcontento da parte di tanti cittadini per varie ragioni, dalla pista ciclabile troppo stretta e pericolosa alla scarsa visibilità della stessa da parte di coloro che si apprestano ad uscire dai garage.
Ci sono poi piste ciclabili usate come parcheggi e altre che terminano all’improvviso….. Altre ancora che svaniscono nel nulla costringendo a percorsi quanto mai critici….
Sul piano della sicurezza poche cose forse sono state fatte, e troppo rimane ancora da fare: dai piccoli accorgimenti, ai radicali interventi, tutti però di estrema importanza per garantire il giusto livello di sicurezza per chi si sposta in bicicletta.
L'impressione è che, da parte della Amministrazione di Piacenza, non sia stata ancora acquista una reale sensibilità e una corretta visione d'insieme sul tema della mobilità sostenibile e della sicurezza; a dimostrazione di ciò i tanti esempi che impediscono ai ciclisti di circolare con fluidità e sicurezza.
Il problema è molto sentito… basta leggere i quotidiani locali per rendersi conto di quanti ciclisti chiedono interventi sul traffico e sulle piste ciclabili.
E’ auspicabile o meglio assolutamente necessario che l’Amministrazione si renda conto che le piste ciclabili, proprio per il nome che portano, devono essere utili e percorribili in primis per le biciclette, visto che il Codice della strada all’art.182 cap. 9 enuncia: I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.
Vista l’importanza del problema si rammenta che anche l’ art.230. “ Educazione stradale” precisa:
“Allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e della sicurezza del traffico e della circolazione, nonché per promuovere ed incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, i Ministri dei lavori pubblici e della pubblica istruzione, di intesa …………con le associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero ……….con le società sportive ciclistiche nonché con enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale e della promozione ciclistica ……., predispongono appositi programmi……da svolgere come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado che concernano la conoscenza dei princìpi della sicurezza stradale, nonché delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli, con particolare riferimento all’uso della bicicletta, e delle regole di comportamento degli utenti”.