Piano regionale contro violenza sulle donne, Zanardi: Provincia non convocata

"La regione Emilia Romagna sta proseguendo nei lavori per l’approvazione del “Piano regionale contro la violenza di genere”; oggi la bozza è stata analizzata, nel corso di due incontri, dell’assessore alle Pari opportunità, Emma Petitti, prima con gli assessori dei Comuni capoluogo o sedi dei centri antiviolenza e poi con i rappresentanti delle forze sociali. 
La Provincia non è stata convocata. 
Il piano sarà lo strumento principale per rafforzare la rete di prevenzione, protezione e sostegno alle donne e per promuovere le pari opportunità. 
Gli obbiettivi principali che si pone il piano sono sicuramente lodevoli e, tra l'altro, caratterizzano l'azione che porto avanti quotidianamente, a livello provinciale, in qualità di consigliere provinciale delegato alle pari opportunità. 
A seguito del caotico riordino istituzionale, la Provincia, infatti, ha mantenuto tra le sue funzioni fondamentali la promozione delle “pari opportunità” sul territorio. 
Inoltre, a livello provinciale, il 25 novembre 2011 (in occasione della giornata internazionale contro la violenza) è stato costituito il “Tavolo Provinciale di confronto contro la violenza alle donne”, che presiedo, di cui fanno parte tutti i soggetti istituzionali, pubblici e privati che si adoperano in prima linea nella prevenzione, sensibilizzazione e contrasto su questo tema (provincia, comuni,, centro antiviolenza telefono rosa, ausl, forze dell'ordine, associazioni), allo scopo di rafforzare la rete tra i medesimi e rendere sempre più efficiente le azioni messe in campo. 
Ciò premesso, senza sminuire le importanti competenze attribuite ai comuni capoluogo, mi auguro che, in futuro, a livello regionale, vengano ascoltate anche le rappresentanze delle province che, sino ad oggi, hanno portato avanti una fondamentale attività di coordinamento e monitoraggio in tema di violenza di genere, soprattutto in vista della costituzione di un osservatorio regionale sul fenomeno. 
Finché la provincia esiste – e, ribadisco, questa incertezza sulle sue sorti sta divenendo insopportabile – credo che debba considerarsi come una risorsa e non debba essere vanificato il lavoro che, sino ad ora, è stato portato avanti". 

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