Sicurezza, Forza Nuova: “Questa è integrazione forzata per gli italiani”

 Il comunicato di Forza Nuova sul tema della sicurezza: “Piacenza si tinge di nero dopo la lunga serie di atti criminosi che hanno caratterizzato la giornata di sabato. Ci riferiamo ad una serie di furti in abitazioni e negozi commerciali, alla tentata rapina e aggressione su un treno regionale nei pressi della città da parte di tre nordafricani e alla rissa tra profughi nigeriani, ubriachi, ospitati in una villetta insieme ad altri richiedenti asilo. Quest'ultimo caso possiamo definirlo un vulnus agli Italiani perché, come cita la stampa, il loro pocket money è stato utilizzato per acquistare alcolici, peraltro vietato dal corano e, per sedare la rissa, sono dovuti intervenire quattro pattuglie dei carabinieri, colpiti anch'essi da calci e pugni. Portati in caserma, i nigeriani hanno patteggiato e sono già rientrati nella loro villetta. Noi riteniamo che la menzogna sia un atto esplicito di questa giunta. Si continua a fare buona propaganda, la stessa di qualche anno fa, che magnifica le virtù di questi sedicenti profughi. Un escamotage di iniziative organizzate tra comune, prefettura e cooperative, peraltro con un alto rischio di colonialismo culturale, come il corso di arabo costato al comune duemila euro, rivolto agli italiani, in prospettiva di una “buona integrazione con l'islam”; oppure il corso edile rivolto ai profughi per attività da loro definite “socialmente utili”e impiegati per i rifacimenti intonaci e tinteggiature , con materiale ovviamente a spese dei contribuenti italiani. Diversamente, per il discorso allarme sicurezza, alcuni quartieri si sono organizzati stipulando contratti a spese proprie con istituti di vigilanza. Forza Nuova ribadisce che ci sia un'arroganza inqualificabile da parte del comune, della prefettura e del welfare nei confronti degli Italiani. Sino ad ora le Istituzioni non sono mai intervenute nonostante le segnalazioni formulate dalla cittadinanza. Riscontriamo solo una grande voglia di obbligare gli Italiani a questa integrazione, favorita per altro da alcune testate giornalistiche e dalla certezza dell'impunità dei fatti. Non è più tollerabile assistere a spese di denaro pubblico per favorire le istanze dei sedicenti profughi e contemporaneamente rispondere agli Italiani in difficoltà con un eufemismo, quello dei tagli ai fondi pubblici, perchè la via d'uscita non può essere quella dell'assistenzialismo a tempo indeterminato”. 

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