Fondazione, investimento in Gibuti e sete di rivincita. Marazzi nel mirino

Un’azione di responsabilità nei confronti dell’ex presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Giacomo Marazzi. Nonostante un ordine del giorno piuttosto evasivo – “Relazione del professor Galletti su una operazione della Fondazione” – sarebbe in realtà questo l’oggetto reale della convocazione del Consiglio generale dell’ente di via Sant’Eufemia fatta per domani (giovedì 28 gennaio). Nonostante dunque il “new deal” impartito dall’attuale presidente Massimo Toscani, i riflettori tornano ad accendersi su una delle pagine più controverse della Fondazione piacentina del recente passato. Al centro della questione il famigerato investimento di un milione di euro fatto in una banca del Gibuti. Nel 2006 l’ente, allora presieduto da Marazzi, investì un milione di euro in Notrine, società finanziaria lussemburghese, investimento che finì poi in una banca a Gibuti nel 2009. La partecipazione venne poi azzerata nel 2011, ma per la Fondazione fu una sostanziale perdita. Da quanto risulta, nonostante l’ok sostanziale da parte dell’allora cda, l’operazione venne portata avanti senza una formale delibera. Come è ben noto, questo investimento balzò agli onori delle cronache nazionali un paio d’anni fa, quando a Piacenza si scatenò una vera e propria guerra in seno all’ente di via Sant’Eufemia con tanto di inchiesta della Procura tuttora aperta. Oggi, nonostante un paio d’anni di tregua, certi rancori non si sarebbero del tutto sopiti, in particolare da parte di chi desidererebbe prendersi una rivincita. Il Consiglio sarebbe così chiamato a votare un’“azione di responsabilità” nei confronti di Marazzi. Un istituto che, in caso di voto favorevole del Consiglio, farebbe scattare le procedure per avviare le richieste di risarcimento danni. A onor del vero, le possibilità che il punto possa passare sarebbero pressoché nulle. Serve il voto dei due terzi dell’assemblea, 18 consiglieri su 25, e pare che il quorum sia ben lontano. Sull’argomento vige il più stretto riserbo. Domani alle 18, quando il Consiglio sarà già terminato, l’attuale presidente Toscani presenzierà alla commissione consigliare in Municipio per fare il punto della situazione sullo stato dell’ente. Non è escluso che la politica possa anche chiedere conto di quanto accaduto in assemblea qualche ora prima.

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