Lettera aperta della Cisl al direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino, per conoscere se il progetto Codice Rosa sia attivo e con quali modalità anche nella nostra provincia. E’ ormai infatti da diversi anni che in alcune regioni italiane, quali la Puglia, la Sicilia, il Veneto e il Lazio, si stia procedendo alla speriementazione del cosiddetto Codice Rosa, nato nel 2010 per merito dell’Asl 9 di Grosseto e che prevede un percorso dedicato di accesso al Pronto soccorso per le donne vittime di violenza.
Punto di forza del Codice Rosa è la squadra, l’equipe, cioè la task-force composta da medici, infermieri, psicologi e forze dell’ordine che si attivano per la cura medica e psicologica della vittima, che avviano le indagini per individuare l’autore della violenza e che provvedono alla messa in sicurezza della vittima presso strutture protette.
La regione Emilia Romagna, prendendo esempio, da queste esperienze virtuose che possono rappresentare una risposta fattiva all’esigenza di trattare la violenza alle donne con personale formato, con delibera di giunta e con riferimento al quadro normativo delineato con Leggi regionali aveva attivato un percorso integrato e partecipato.
A livello di scelte operative, essendo il tema del contrasto alla violenza di competenza della Direzione sanità e politiche sociali, il programma di attività della Direzione Generale per l’anno 2011, confermato anche dalla programmazione di direzione dell’anno in corso, prevede tra gli obiettivi delle Aziende sanitarie di “estendere a livello regionale le buone prassi di accolgienza e presa in cura delle donne vittime di violenza già sperimentate in alcune realtà locali e promuovere competenze valutative e relazionali efficaci per creare empatia tra operatore e donna violata, per migliorare la qualità dell’accoglienza e sostenere i percorsi di presa in cura da parte dei servizi sanitari e sociali”.
Per questo, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne la Cisl e l’Fnp di Parma e Piacenza, attraverso i suoi coordinamenti femminili e lo Sportello Zona Donna, ha chiesto all’Azienda Usl di Piacenza di conoscere lo “stato dell’arte” del Codice Rosa presso le strutture sanitarie piacentine, a partire dagli accessi al Pronto soccorso.
Nello specifico di quest’anno, allo sportello del sindacato, si sarebbero rivolte 80 donne in stato di disagio familiare, per violenza nell’ambito familiare o lavorativo.
Presenti alla conferenza stampa, l’avvocato Cristina Niglio e per la Cisl e l'Fnp, Ivan Bersani, Claudia Gnocchi, Rosa Maria Susani e Annita Paiella.