Gli attentati di Parigi del 14 novembre scorso hanno impressionato il mondo intero per la brutalità, per il numero di vittime, per il teatro della tragedia (una capitale europea), ma soprattutto per gli obiettivi individuati dai terroristi: bar, locali, lo stadio e una sala concerti. Proprio per questo motivo il Ministero dell'Interno ha dato indicazione a tutte le Prefetture di potenziare la sorveglianza proprio nei luoghi di aggregazione. Questa mattina, martedì 24 novembre, in Prefettura si è tenuto un incontro straordinario del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, per l'occasione aperto non solo alle autorità, alle Forze dell'Ordine e alla Vigilanza Privata, ma anche ai rappresentanti delle società sportive, dello spettacolo, dei luoghi di intrattenimento, dei commercianti e della Diocesi. "Dobbiamo evitare gli allarmismi e il panico – spiega il prefetto Anna Palombi – ma allo stesso tempo è doveroso che tutti facciano la propria parte tenendo alta l'attenzione. Abbiamo incontrato associazioni di categoria e rappresentanti delle varie anime dell'aggregazione come sport, divertimento e commercio affinché tutti siano consapevoli di dover collaborare per la sicurezza collettiva. E lo possono fare prestando la giusta attenzione e garantendo la funzionalità di quei sistemi di sicurezza già in vigore come piani di evacuazione, sistemi di monitoraggio elettronico all'ingresso, vigilanza e quant'altro. Nei prossimi giorni le forze dell'Ordine effettueranno dei controlli mirati proprio a verificare la corretta presenza dei presidi di sicurezza". Da un punto di vista prettamente tecnico, in sostanza, non cambia nulla anche perché i luoghi atti ad accogliere numeri cospicui di persone sono già attrezzati per lo scopo. Un esempio su tutti lo stadio Garilli come spiega il direttore generale del Piacenza Calcio Marco Scianò: "Dal punto di vista strutturale lo stadio risponde ai canoni di sicurezza in vigore per la serie A e già oggi adottiamo tutti i sistemi di sicurezza necessari per garantire il sereno svolgimento delle manifestazioni sportive". Stesso discorso per supermercati e grandi magazzini che già presentano all'ingresso metal detector e un servizio di vigilanza all'interno dei locali. E così anche per discoteche e locali notturni dove la presenza di un folto numero di persone è all'ordine del giorno come conferma Roberto Carbonetti presidente dell'Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo: "Siamo abituati a garantire la sicurezza di centinaia di persone alla volta e il nostro personale è già preparato e addestrato. Esistono anche locali che effettuano selezione all'ingresso. Per il resto di più non possiamo fare perché la nostra vigilanza non ha gli stessi diritti e compiti delle forze dell'ordine. Sicuramente saremo pronti a garantire la nostra collaborazione".
Si tratta più che altro di un approccio mentale da parte dei titolari e dei gestori come spiega Giovanni Struzzola, direttore di Unione Commercianti: "I nostri associati sono ben consapevoli dei sistemi di sicurezza necessari e rispettano le norme da sempre. Si tratta, più che altro, di tenere gli occhi aperti, mantenere alta l'attenzione sul comportamento di persone che possono apparire sospette, non sottovalutare eventuali possibili pericoli e non temere di chiamare le forze dell'ordine anche solo per un timore".