Foti stakanovista in Regione: “Ma l’ideale per Piacenza resta la Lombardia”

“Le uniche assenze in Regione quando mi sono rotto il piede, ero in Regione anche il giorno della laurea di mia figlia”. Con queste parole Tommaso Foti di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale introduce il bilancio della propria attività in Emilia Romagna, un anno dopo la sua elezione come consigliere regionale. Su 47 sedute Foti ha presenziato 45 volte con 286 interventi e 155 emendamenti presentati. Di questi 155 emendamenti 21 quelli approvati e 134 quelli respinti. Effettivamente i numeri parlano chiaro e l’attività del consigliere piacentino non si può negare essere stata assidua. Alle 6 commissioni Foti ha presenziato 74 volte proponendo ben 281 interventi. Così come all’Ufficio di Presidenza dove su 36 sedute il consigliere piacentino ha presenziato 32 volte, mentre alla Conferenza dei Capigruppo sono state 16 le presenze su 18 sedute. Anche in questo caso le assenze sono riferite al periodo di convalescenza di Foti dovuto alla frattura del piede: “Andavo a Bologna anche in carrozzina quando era strettamente necessario, ma di certo non potevo andarci tutti i giorni” commenta. Dal punto di vista legislativo Foti ha presentato 3 progetti di legge indirizzati alle Camere sui 6 totali presentati, 9 i progetti di legge regionali sui 34 presentati.

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In generale se dal punto di vista quantitativo la presenza di Foti in Regione è oggettivamente rilevante, anche dal punto di vista della qualità il consigliere di Fratelli d’Italia si definisce soddisfatto: “Numerosi emendamenti, delibere, proposte legislative, atti di indirizzo e risoluzioni sono stati accolti anche dalla Maggioranza e questo perché erano proposte indubbiamente a favore della cittadinanza che anche il centrosinistra si è sentito di approvare”.

 

Si è sempre detto che per la Regione Piacenza è una sorta di Cenerentola, è così?

“Per la Regione Piacenza non fa parte dell’Emilia Romagna. Ma questo io l’ho detto già in passato in più di una occasione. Piacenza dovrebbe spostarsi in Lombardia, non solo perché l’Emilia Romagna non ci considera, ma proprio perché la natura di Piacenza è lombarda, non solo dal punto di vista geografico ma anche dal punto di vista economico. Avremmo una serie infinita di vantaggi soprattutto oggi che è stata formata la provincia di Lodi mentre le Province vengono abolite. In Lombardia Piacenza andrebbe a occupare il posto che merita mentre nel momento attuale non è così. Ovviamente per ora siamo ancora in Emilia Romagna e io continuerò a lottare affinché il nostro territorio venga considerato e valutato come merita”.

IN ALLEGATO IL DETTAGLIO DELL’ATTIVITA’ DI TOMMASO FOTI IN REGIONE