“Il Piacenza Calcio condannato a 500 euro di multa per qualche frase dei suoi tifosi contro l' Islam in riferimento ai tragici fatti di Parigi. Fatto il dovuto raffronto con i cori dei tifosi turchi è doveroso escludere la Turchia dagli Europei di calcio”. Questo il pensiero di Giampaolo Maloberti della Lega Nord.
Ma andiamo con ordine. Domenica scorsa, due giorni dopo gli attentati di Parigi, il Piacenza ha affrontato fuori casa la Pro Sesto: prima del minuto di silenzio dedicato alle vittime della strage francese i supporters biancorossi hanno intonato un coro contro gli islamici, nella fattispecie “Musulmano bastardo”. Un coro con evidente riferimento alla strage di Parigi e quindi idealmente indirizzato ai musulmani terroristi. Troppo generico, però, secondo la Lega di serie D che ha così deciso di sanzionare il Piacenza Calcio con una multa da 500 euro per slogan inneggianti la discriminazione religiosa.
Una decisione che sta facendo discutere. Tra questi lo stesso Maloberti che commenta: “Da una parte viene punito un gruppo di tifosi che canta cori contro l’Islam in riferimento ai tragici fatti di Parigi e quindi con chiaro riferimento ai terroristi di matrice islamica. Dall’altra non viene assunto nessun provvedimento contro la tifoseria della nazionale turca che durante il minuto di silenzio per le vittime di Parigi ha cantato a squarciagola ‘Allahu akbar’ fischiando e ricoprendo il raccoglimento di ululati”. Il riferimento di Maloberti è al match amichevole tra Turchia e Grecia giocato martedì sera: durante il minuto di raccoglimento i tifosi turchi hanno intonato un coro nazionalista sommergendo di fischi e “buuu” il ricordo alle vittime francesi.
La conclusione di Maloberti imbocca due strade, una sportiva l’altra politica. “Dal punto di vista calcistico la Turchia dovrebbe essere punita con l’esclusione dai Campionati Europei del 2016 che tra l’altro si terranno proprio in Francia. Dal punto di vista politico, invece, abbiamo avuto una dimostrazione lampante di come il popolo turco non sia pronto o adatto a entrare nell’Unione Europea”.