Si è spento a soli 40 anni, stroncato da una malattia ai reni, il più famoso degli All Blacks: Jonah Lomu. Una vera leggenda, simbolo della palla ovale e miglior marcatore della storia dei campionati del mondo. Un fatto che ha sconvolto il mondo del rugby, anche perché seppur malato da tempo, il neozelandese proprio pochi giorni fa era stato tifoso illustre della Nazionale che in un passato non troppo remoto trascinava a suon di mete.
Kelly Rolleston, oggi Director of Rugby del Piacenza, lo ha conosciuto in tempi non sospetti: “Ero un ragazzino e l’ho incontrato sul campo, come avversario. Io giocavo per Wellington e lui per il Campus. Era molto giovane, ma già si vedeva che sarebbe diventato un fenomeno. Aveva una struttura fisica impressionante per l’età ed una velocità impressionante ”
Un giocatore che ha fatto la storia: “Era una bandiera, oltre che una leggenda. Ha fatto qualcosa di incredibile in un momento in cui questo sport stava cambiando con l'avvento del professionismo. Ho ancora negli occhi le sue imprese in semifinale mondiale contro l’Inghilterra nel 1995: segnò 4 mete, in tutti i modi possibili. Quella gara, a mio parere lo ha consacrato alla storia. Quella partita è stata indimenticabile. Per me lui era il volto di questa disciplina”