Con l’entrata in funzione della centrale unica del 118 nell’Area vasta Emilia nord sarebbero emersi svariati problemi. Lo afferma il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione rivolta alla Giunta, dove cita due casi a riprova di quanto affermato: quello dell’Ordine dei medici di Piacenza, che avrebbe presentato un esposto alla locale Procura della Repubblica dove si riferirebbe di “procedure e istruzioni operative di competenza medica delegate a personale non medico”, e quello dei volontari della Croce Rossa di Reggio Emilia, che evidenzierebbero "non pochi disagi riscontrati negli interventi dal momento in cui, quasi un anno fa, è entrata in funzione la centrale unica".
Foti contesta anche la risposta data dall’assessore regionale alle Politiche della salute, Sergio Venturi, ad una sua precedente interrogazione sul medesimo tema. Venturi infatti aveva affermato che “grazie agli investimenti tecnologici messi in campo, recenti avvenimenti (quali i black-out telefonici conseguenti all'esondazione del torrente Baganza ed alle intense nevicate cui è seguita l'ondata di gelo) non hanno influito sulle centrali operative del 118, garantendo quindi un complessivo miglioramento del sistema di emergenza".
“Evidentemente- sottolinea Foti- l'opinione dell'assessore Venturi tale rimane, essendo chiaro, nei fatti, che i problemi ci sono, eccome”.
Il consigliere sollecita quindi la Giunta regionale a predisporre una verifica puntuale sulle numerose criticità che si sono manifestate, a partire dai tempi “spropositati” che il cittadino impiega per far comprendere agli operatori il luogo esatto in cui l'intervento è richiesto, "così come anche attestato da una consolidata casistica che riguarda sia il territorio provinciale di Piacenza che la stessa città".