Approvato da parte della Camera dei Deputati il disegno di legge che introduce nel codice penale il reato di omicidio stradale, in particolare se commesso da soggetti in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. A illustrare i dettagli del testo deliberato dall’Aula di Montecitorio, anche alla luce della risoluzione “Reato di omicidio stradale” votata all’unanimità dal Consiglio comunale nel giugno scorso, sono stati l'onorevole Marco Bergonzi, il presidente del Consiglio comunale Christian Fiazza e i consiglieri Daniel Negri e Marco Colosimo.
La risoluzione approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Piacenza è giunta al deputato Bergonzi il 22 luglio che ha trasmesso la risoluzione stessa alle Commissioni parlamentari di competenza. Il decreto ora dovrà ovviamente passare al Senato ma Bergonzi promette che sarà una semplice formalità e che la legge sarà approvata per l'inizio del 2016. Con le nuove regole chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena può però aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.
“L’iter della legge era già in corso, senza dubbio però l’approvazione all’unanimità votata dal consiglio comunale di Piacenza è stata una spinta importante – spiega l’onorevole Marco Bergonzi – io non ho fatto altro che portare in Parlamento la decisione espressa dal consiglio comunale di Piacenza e dare spazio in questo modo al segnale lanciato dalla nostra città. In un certo senso l’ok della Camera ci riempie di orgoglio”.
Parole di estremo riguardo verso l’onorevole piacentino sono state espresse dal consigliere di Piacenza Viva Marco Colosimo: “Voglio rivolgere i miei più sinceri complimenti al deputato Bergonzi perché ha rispettato appieno il ruolo di rappresentante piacentino in Parlamento: ha dato voce alla nostra città e ha contribuito a concretizzare una legge importante. Sono avvenimenti che contribuiscono a far rinascere nei cittadini la fiducia nei confronti della politica”.
Sulla stessa linea il consigliere del Pd Daniel Negri: “Alla Camera la legge è passata senza il voto di Forza Italia, Sel e Movimento 5 Stelle mentre nel consiglio comunale di Piacenza la risoluzione è stata approvata all’unanimità. Ebbene questa unità di intenti dimostrata dalla nostra assemblea su un tema così importante è un elemento che ci riempie di orgoglio”.
LA LEGGE IN SINTESI
OMICIDIO STRADALE
Chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena può però aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.
LESIONI STRADALI
Aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l'incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.
CONDUCENTI MEZZI PESANTI
L'ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.
FUGA DEL CONDUCENTE
Se il conducente fugge dopo l'incidente scatta l'aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l'omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione. La pena è invece diminuita fino alla metà quando l'incidente è avvenuto anche per colpa della vittima.
REVOCA DELLA PATENTE
In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l'omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.
RADDOPPIO DELLA PRESCRIZIONE
Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l'arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave (bevuta 'pesante' e droga). Negli altri casi l'arresto è facoltativo. Il pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.
PERIZIE COATTIVE
Il giudice può ordinare anche d'ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo può pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo può essere disposto anche dal pm.