Se n'era già parlato nei mesi scorsi e l'argomento aveva già sollevato polemiche: il Comune di Piacenza è pronto a introdurre la tassa di soggiorno. Lo ha deliberato oggi, martedì 20 ottobre, la giunta che ora sottoporrà il tema al consiglio comunale. Si tratta di una vera e propria imposta da sottoporre ai visitatori che usufruiscono delle strutture ricettive della città: imposta che dovrebbe entrare in vigore già dal 1 gennaio 2016. Ancora da definire i dettagli del decreto, in primis, nella pratica, la somma che il visitatore dovrà versare. Già a febbraio scorso il sindaco Paolo Dosi spiegò i potenziali vantaggi dell'operazione: "La tassa sarebbe utile, in piccola parte, ad assicurare entrate al Comune per almeno 150-200mila euro all'anno".
Sull'argomento, come detto, erano già nate polemiche anche interne alla stessa maggioranza. Daniel Negri del Pd sempre a febbraio invitava più che a cercare nuove entrate nelle casse comunali, a limitare le uscite. “Prima di parlare di qualsiasi tipo di nuova entrata, bisogna capire che cosa ancora si può fare per ridurre le uscite senza toccare qualità e quantità dei servizi sociali e alla persona che abbiamo posto come punto importante del programma elettorale”.
Siamo a ottobre e dopo mesi di silenzio il tema approderà finalmente in consiglio comunale: Piacenza si andrebbe ad aggiungere alle altre 700 città che già prevedono la tassa di soggiorno per i visitatori.