Sit in contro il Carbonext, gli agricoltori: “Danni economici e di immagine”

Si è svolto questa mattina, martedì 20 ottobre, in occasione della riunione della Conferenza dei Servizi in Provincia a Piacenza, il sit in del Comitato contrario all’utilizzo del Carbonext nella cementeria Buzzi Unicem di Vernasca. Si tratta del progetto con il quale – grazie al via libera del governo Monti – sarà possibile bruciare rifiuti (trattati, attraverso un brevetto della ditta stessa) all’interno di impianti, anche non inceneritori, come appunto quello in località Mocomero.

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A sfilare, insieme a ai Comitati “Basta Nocività in Valdarda”, "Aria pulita in Valdarda" e Legambiente, anche il Comitato “Cittadini per l’ambiente rurale”, che rappresenta gli agricoltori della zona. I quali, per bocca dell’imprenditore vitivinicolo Danilo Saccardi, hanno voluto esprimere le loro preoccupazioni in caso di approvazione del progetto, perché rischierebbero di uscire dal mercato dei prodotti biologici: “Riguardano innanzitutto le ripercussioni per le emissioni di metalli pesanti e microinquinanti organici che influirebbero sul suolo agrario, andando così a compromettere le produzioni vegetali e animali. Vogliamo avere la certezza che questo non avvenga”.

Un danno economico diretto, insomma, ma anche indiretto dal punto di vista dell’immagine, ha aggiunto: “Certo, senza contare che ogni prodotto è legato al territorio e se i nostri prodotti verranno legati a una cementeria-inceneritore, le ripercussioni sul nostro lavoro sarà enorme”. Per questo hanno scelto di manifestare, portando direttamente in via Garibaldi le eccellenze della Valdarda: “Purtroppo le istituzioni provinciali ci hanno sempre chiuso la porta e non  ci hanno ascoltato, così come Arpa e Usl. Abbiamo invece dalla nostra parte, fortunatamente, i sindaci dei Comuni interessati, come Castellarquato, Lugagnano, Vernasca e Morfasso” ha concluso.