Il Pd al fianco dei pediatri: “Ecco perché vaccinarsi è fondamentale”

Vaccinarsi è fondamentale, ha una valenza “sociale”. E nonostante a Piacenza la risposta sia buona (il 95% dei bambini sotto i due anni), “non si può abbassare la guardia”. E’ la convinzione dei due pediatri piacentini Roberto Sacchetti e Giuseppe Gregori intervenuti al fianco dei due consiglieri regionali del Partito Democratico Gianluigi Molinari e Katia Tarasconi per lanciare una campagna informativa e culturale. Da una parte un convegno promosso dalla Fipa (con la collaborazione di Comune, Ausl, Ordine dei Medici e Regione) che si terrà il 7 novembre all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano; dall’altra una risoluzione presentata dal Pd in Regione che impegna la giunta regionale “ad attivarsi a promuovere una adeguata campagna di informazione e comunicazione che raggiunga soprattutto i nuclei famigliari, a valutare la revisione della delibera regionale del 2013 sull’inadempienza alle vaccinazioni e ad allargare l’offerta vaccinale gratuita del servizio sanitario nazionale anche per patologie ad alto rischio”.

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I recenti fatti di cronaca con due decessi di bambini, uno a Roma e l’altro a Bologna, stanno riportando alla ribalta un problema non da poco, quello del dilagare del “partito anti-vaccinazioni”. Un dissenso che i pediatri piacentini hanno definito “irrazionale” e suffragato  dalla scarsa informazione delle famiglie e dei genitori che, sempre più, tendono ad affidarsi ai consigli del web piuttosto che al consulto di esperti.

“La paura di vaccinarsi è infondata. La vaccinazione ha una valenza anche di carattere sociale – ha detto Sacchetti – vaccinando i nostri figli, garantiamo l’immunità anche a tutta la comunità. Rifiutandoci di farlo, mettiamo a repentaglio la salute non solo del nostro bambino, ma anche di quelli che ci stanno intorno. Questo è un concetto che i genitori devono capire. Per questo è necessario, noi medici in primis, tornare a comunicare i rischi del non vaccinarsi.

Abbiamo osservato come nell’area del Mediterraneo sia ripreso il rischio di poliomelite o come in Italia questa estate si siano registrati due casi mortali, uno di difterite e uno di pertosse. A non vaccinarsi i rischi ci sono: se i tassi scendono sotto il 95% ci vuole poco che le malattie, anche quelle di cui ci eravamo dimenticati l’esistenza proprio perché combattuti nei decenni con i vaccini, tornino a circolare”.

Per Gregori, la disinformazione “va combattuta cercando corrette informazioni. Urge mettere in atto un lavoro delicato, costante. Bisogna parlare di cosa sono le malattie per cui ci si vaccina. I vaccini hanno funzionato così bene che la gente non pensa più a quelle malattie e quindi si tende a guardare solo gli effetti collaterali. Non si parla più di malaria o di poliomelite perché sono state combattute dai vaccini. Ma oggi si sta perdendo la percezione del rischio che invece va mantenuta”.