Nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 settembre, nell’ottica della prevenzione del fenomeno della incidentalità stradale legata all’uso di sostanze stupefacenti o all’alcol è stato realizzato un servizio cosiddetto “antistragi”, congiuntamente ed in stretta collaborazione con la locale CRI. L’attività si è protratta per tutta la notte sino alle prime ore dell’alba. Il servizio è stato realizzato con la presenza di due pattuglie della Polizia Stradale di Piacenza, con quattro operatori, nonché personale della Croce Rossa Italiana con ambulanza ed auto di supporto. I risultati di tale attività, in termini di prevenzione, sono stati confortanti. Meno lusinghieri per il target di conducenti risultati positivi ai controlli. Infatti, anche in quest’occasione i più giovani sono stati fermati alla guida con un tasso alcolemico oltre i limiti di legge.
In particolare, sono state ritirate 6 patenti di guida a conducenti dell’età media di circa 30 anni, tra questi una donna (il più giovane ventenne, il più grande trentanovenne). Il tasso alcolemico rilevato è andato da un minimo di 0,98 ad un massimo di 1,72 (g/l). Tra i sanzionati vi era anche un neopatentato, proprio colui che ha raggiunto il tetto massimo nella serata (1,72 g/l).
In tutti i casi si tratta di violazioni che comportano, oltre all’immediato ritiro di patente per la successiva sospensione, la persecuzione penale con ammenda e arresto e quindi la naturale conseguenza di dover affrontare un processo innanzi ad un giudice. Nell’ipotesi più grave (neopatentato con tasso di 1,72) le sanzioni previste (ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e arresto da sei mesi ad un anno) sono aumentate da un terzo alla metà.