Calvano alla Festa del Pd: “Piacenza mai più lontana da Bologna”

“Dobbiamo essere orgogliosi del Pd in Emilia Romagna: qui abbiamo trovato una soluzione unitaria sull'elezione del segretario. Un segnale chiaro che auspichiamo possa giungere anche a livello nazionale. Se siamo compatti non dobbiamo temere nessuno".

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Alla serata inaugurale della Festa Democratica sotto le mura del Pubblico Passeggio, il segretario regionale del partito Paolo Calvano ha lanciato un messaggio inequivocabile ai vertici nazionali del partito: "Spogliamoci delle casacche di corrente e discutiamo nel merito delle questioni. È questa la forza che deve avere il Pd. Perché il lavoro che si sta facendo in Emilia Romagna lo sta dimostrando: quando lavoriamo bene, anche gli altri sono costretti a votare le nostre proposte. Siamo il Pd più importante d'Italia, dobbiamo dare l'esempio". Il segretario ferrarese è stato salutato dai segretari provinciale e cittadino, Loris Caragnano e Paolo Sckokai, e dagli eletti piacentini ai vari livelli, Paola Gazzolo, Gianluigi Molinari, Katia Tarasconi e Marco Bergonzi. E tutti hanno voluto in primis ringraziare i tanti volontari impegnati in questi giorni sulla festa.

Nell’intervista Calvano ha affrontato diversi temi, a partire dal ruolo di Piacenza nella Regione, dopo tanti anni di lamentato isolazionismo, lasciandosi anche andare ad alcune promesse. "Piacenza conta eccome – ha detto Calvano – lo testimonia l'attenzione quotidiana dei vostri eletti in assemblea e in giunta. Noi non immaginiamo una regione come un insieme di tanti centri, ma come un unico soggetto in grado di dialogare e competere con realtà globali. Dobbiamo avere la capacità di alzare lo sguardo e affrontare le sfide, a partire proprio da Piacenza. Farò di tutto perché Piacenza non si senta lontana da Bologna".

Tema delicato, invece, quello del lavoro, ma qui il Pd in Regione ha messo in campo il Patto per il lavoro. Calvano ha evidenziato che "il Pd ha posto il lavoro al centro del suo programma. L'Emilia Romagna è la locomotiva d'Italia a livello di tessuto produttivo. Non dobbiamo accontentarci però: ci siamo dati un target e ci sono le condizioni per dimezzare l'attuale tasso di disoccupazione che comunque da noi fa registrare il tasso più basso d'Italia". Il segretario ha poi toccato altri temi d'attualità, come la legalità, "è il principio di questa terra, perché qui noi non vogliamo quelle aziende che hanno rovinato il Sud".

Promossi a pieni voti l’operato del presidente della Regione Stefano Bonaccini, "uno che sta mantenendo le promesse", e promosso anche il governo Renzi. "È un governo che le cose le dice e poi le fa. Ci sono i dati a dimostrarlo. Sono stati introdotti gli 80 euro per gli stipendi bassi, avevamo detto che avremmo rinnovato la legge elettorale e lo abbiamo fatto, avevano detto che riformavamo il Senato e lo stiamo facendo; abbiamo fatto la legge contro gli ecoreati, abbiamo snellito la Pubblica Amministrazione, abbiamo dato respiro all'occupazione con il Jobs Act. Finalmente possiamo andare nelle piazze a dire quello che abbiamo fatto. E ora poiché Renzi ha promesso che toglierà l'Imu, vi posso garantire che succederà. E i prossimi passaggi saranno diminuire Ires e Irpef. Se vogliamo una politica nuova abbiamo bisogno di una politica che ci mette la faccia".

Dopo aver dato una strigliata a una parte del sindacato, "con le parti sociali ci deve esser la volontà di trovare soluzioni condivise e d esse devono avere la capacità di mettersi in discussione", Calvano ha chiuso dicendo di non temere né la Lega Nord di Salvini, né il Movimento 5 Stelle: "Se il Pd è compatto, non deve avere paura di nessuno".