Prospero Cravedi, decano e maestro del fotogiornalismo piacentino, è morto questa mattina, domenica 23 agosto, a causa di una polmonite acuta con cui aveva combattuto nell'ultimo periodo. Aveva 80 anni, tutti interamente trascorsi con la macchina fotografica e la cinepresa in mano. Fondatore della Cravedi produzione immagini, che oggi è in mano ai figli Ettore e Gianni (naturalmente eredi del papà anche nella passione per un mestiere affascinante e in continua evoluzione), Prospero ha rappresentato il simbolo della fotografia legata al giornalismo nell'ultimo mezzo secolo. Da sempre legato a Libertà e Telelibertà, quotidiano e televosione di Piacenza, più di recente collaborava con la testata online Piacenzasera per la quale realizzava reportage. Ma al di là della "maglia" di appartenenza, Prospero Cravedi era un punto di riferimento solido e impareggiabile sia per tutti noi colleghi giornalisti e fotografi (ai quali non ha mai negato un consiglio, un favore, una pacca sulla spalla o un sano rimbrotto senza paranoie legate alla concorrenza), sia per i rappresentanti del mondo istituzionale, associativo, imprenditoriale, sindacale: li ha visti, conosciuti e fotografati tutti; e tutti sapevano chi era e cosa faceva il grande Prospero, che con la sua Canon ha raccontato Piacenza e il suo territorio, la sua storia, i suoi volti. Ma non solo, ha raccontato anche l'Africa più povera, alcuni teatri di guerra e le storie di tantissimi piacentini emigrati in ogni angolo di mondo.
I funerali si terranno martedì 25 agosto alle 11 presso la chiesa degli Angeli Custodi di Borgotrebbia dopodiché la salma sarà trasferita alla Domus Piacentina di strada Caorsana, di fronte al cimitero urbano.
Prospero ci mancherà molto. A sua moglie Angela, ai suoi figli (e nostri cari amici) Gianni ed Ettore e alle rispettive famiglie va l'abbraccio personale di chi scrive e di tutto lo staff di Radio Sound 95 e della redazione di Piacenza24.
Il cordoglio del sindaco Dosi per la scomparsa di Prospero Cravedi
“E’ difficile, oggi, trovare le parole giuste, perché Prospero non amava la retorica. A lui bastava uno scatto, per raccontare storie e sentimenti, fatti e persone: c’era la vita, nelle sue fotografie”. Così il sindaco Paolo Dosi ricorda Prospero Cravedi, esprimendo anche a nome dell’Amministrazione comunale il cordoglio per la sua scomparsa.
“Dopo tanti anni trascorsi dietro l’obiettivo, immortalando la cronaca quotidiana e i grandi eventi – prosegue il sindaco – non aveva perso la capacità di stupirsi, di indignarsi, di essere sempre partecipe di ciò che osservava. Questo faceva, di lui, non solo un bravo reporter, ma un uomo sensibile, sempre attento a chi soffriva, a chi aveva bisogno di aiuto. Folgorante fu il suo incontro con don Vittorione, che accompagnò in tanti viaggi umanitari, documentando l’opera di Africa Mission e restituendoci, in quelle istantanee, la bellezza e il significato della solidarietà. Quando ne parlava, i suoi occhi si accendevano di una luce diversa, segno di una presenza autentica che, nelle terre più povere del mondo, era andata ben oltre il ruolo del fotografo”.
“Alla moglie Angela, ai figli Ettore e Gianni con Giulia, ai nipoti che amava tanto e tutti i suoi familiari – conclude Paolo Dosi – vorrei trasmettere tutta la vicinanza della comunità piacentina, che oggi piange un testimone straordinario della propria storia. Racchiusa in uno sterminato archivio di immagini, certo, ma anche nel cuore generoso di Prospero, che a dispetto della sua professionalità non ha mai vissuto con distacco ciò che scorreva davanti ai suoi occhi, interpretando in prima persona quel senso di giustizia e di equità sociale che aveva respirato sin da bambino, durante la Resistenza, in una famiglia che abbracciò la lotta partigiana per la libertà e la democrazia”.
Il cordoglio di Paola De Micheli (sottosegretario all'Economia)
Paola De Micheli, affida alla propria pagina Facebook il ricordo di Prospero Cravedi. I due erano legati da una storica amicizia.
"Caro Prospero Cravedi mi mancherai tantissimo – scrive il sottosegretario all' Economia -. Mi mancherà il tuo sorriso rassicurante e il tuo sguardo indagatore che attraverso l'obiettivo ci apriva spesso alla realtà, ponendo importanti domande. Mi mancherà la tua energia contagiosa e tranquilla. E il tuo amore e la tua grande dedizione per la nostra città. Sono vicina alla tua famiglia, soprattutto a Gianni Cravedi, con la preghiera e l'amicizia. Certa che veglierai su di noi, sui nostri sforzi di essere utili alla nostra gente e non ci farai mancare mai da lassù il tuo benevolo sostegno".
Il ricordo di Marco Bergonzi (deputato del Pd)
Ci sono persone che "contano" in una città, in una piccola Provincia,…