Ausl, un piano da 800mila euro per ridurre sensibilmente le liste d’attesa

Sul solco tracciato dal piano regionale, Piacenza risponde con un piano da 800 mila euro per rivoluzionare le liste d'attesa. Un tema prioritario – come spiega il direttore generale di Ausl Luca Baldino – su cui si sta concentrando l'impegno delle aziende sanitarie. Obiettivo? Garantire entro la fine dell'anno a fine anno il 90% delle prime visite entro 30 giorni e 60 per le visite specialistiche. L'ostacolo principale sulla strada verso l'efficienza e' certamente costituito dalle disdette senza preavviso delle visite prenotate che pesano sulle lungaggini delle liste d'attesa in modo significativo con 35mila utenti ogni anno che non si presentano agli appuntamenti. Per questo – aggiunge il direttore – verranno introdotte sanzioni a partire dal prossimo 31 dicembre. Novità anche sul fronte delle risorse umane con l'assunzione di sette nuovi medici a tempo determinato in neurologia, endocrinologia, urologia, dermatologia, ortopedia, cardiologia e radiologia. "Sappiamo che aumentando la domanda devono rendersi più appropriati i servizi – continua il direttore sanitario Guido Pedrazzini: il contenimento delle liste d'attesa e' un piano per lo sviluppo strutturato della modalità assistenziale erogata. La lista d'attesa e' un misuratore dell'efficienza del servizio. In questa revisione di assetto assistenziale abbiano messo a punto una serie di azioni volte a incrementare le prestazioni e le risorse produttive. Altra leva sarà quella del privato convenzionato con un incremento delle prestazioni ambulatoriali e strumentali. Questo piano, che è stato concepito per essere realizzato negli otto mesi tre aprile e dicembre, però entrerà a regime solo entro la fine dell'anno". Altre novità per snellire le procedure burocratiche riguarderanno poi la possibilità di prenotare le visite on line dal sito www.cupweb.it e con un'apposita app per cellulari a partire dal 2016, oltre alla possibilità di pagare i ticket presso tutte le farmacie sul territorio. Sul fronte dei centri per i prelievi di sangue verrà poi istituito l'accesso diretto senza prenotazione a Fiorenzuola, Castel San Giovanni e Piacenza, con quest'ultima in grado di assorbire la richiesta di 1750 prelievi a settimana. Restano però, come conferma Baldino, alcuni elementi di criticità legati soprattutto ai call center, con attese oltre la media in alcune fasce orarie: "Per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti – ha concluso il direttore -dovremo migliorare ancora molto nei prossimi mesi. C'è ancora strada da percorrere".

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