Dopo 6 mesi di governo la giunta del presidente Stefano Bonaccini ha diramato i risultati ottenuti.
Taglio ai costi della politica e dell’amministrazione: un risparmio che vale 15 milioni di euro
15 milioni di risparmio tagliando i costi della politica e dell’amministrazione. A pochi mesi dall’insediamento, uno dei primi interventi approvati dalla Giunta è stato quello relativo alla riduzione delle spese per la macchina regionale (7-8 milioni su strutture speciali, presidenza e assessorati), a cui ha fatto seguito il via libera unanime dell’Assemblea al taglio dei costi della politica (7 milioni). Ridotta l’indennità di carica mensile dei consiglieri, eliminata l’indennità di fine mandato (che si aggiunge all’eliminazione del vitalizio stabilita nella scorsa legislatura), soppresso il fondo per le spese di funzionamento dei Gruppi. Con il nuovo mandato si compie un passo avanti nell’impegno del presidente di riavvicinare l’istituzione ai cittadini e colmare il distacco che si è creato con l’opinione pubblica. Le risorse risparmiate saranno destinate a legalità, lavoro e microcredito.
Presidenza
Sport: la nuova legge nascerà dall’ascolto sul territorio. Raddoppiati i fondi regionali per gli investimenti
Una nuova legge regionale sullo sport per garantire a fasce sempre più ampie di cittadini il diritto alla pratica sportiva, tutelare il grande patrimonio dell’Emilia-Romagna – fatto di società e volontariato diffuso – rafforzare le potenzialità educative che lo sport svolge nei confronti dei giovani. Una legge da costruire con la collaborazione e la condivisione del territorio. In quest’ottica proseguono su tutto il territorio gli incontri del sottosegretario Rossi con le realtà locali per discutere dei problemi e mettere in campo tutte le azioni possibili per sostenere e rilanciare il settore.
Maggiori investimenti per le strutture e le manifestazioni importanti; progetti che legano il mondo dello sport a quello del turismo, della salute, della scuola e del benessere; più collaborazione tra enti amministrativi e associazioni; maggiore tutela per i laureati in scienze motorie; semplificazione e integrazione. Questi gli obiettivi della nuova legge, che punta anche a snellire le consulte dello sport.
Coerenti con le finalità sono le scelte già fatte sul piano economico: rispetto al 2014 la spesa corrente della Regione passa da 360mila a 1 milione di euro e il conto capitale per gli investimenti viene raddoppiato, da 2 milioni e 100 mila euro a 4 milioni.
Presidenza
Legalità, al via un pacchetto di misure per contrastare il crimine organizzato
Stringere sempre più le maglie contro l’infiltrazione mafiosa soprattutto nel campo dell’economia e degli appalti pubblici: con questo scopo la Giunta in febbraio ha licenziato un pacchetto di misure per rafforzare la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata. Nasce la Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità; il suo compito sarà quello di svolgere attività propositive e consultive nei confronti della Giunta e di fungere da raccordo tra le varie realtà che operano sul campo.
Da anni la Regione è impegnata su questo fronte, con il provvedimento “sicurezza” rafforza i metodi utilizzati, estendendoli a tutto il territorio regionale. Tra gli obiettivi anche quello di fermare il criterio del massimo ribasso e semplificare il numero delle stazioni appaltanti, oggi 140 solo nel modenese, portandolo a 50 in tutta la regione.
Presidenza
Accordo tra Regione Emilia-Romagna e Provincia del Guangdong per realizzare iniziative di scambio e cooperazione
Un rapporto di partenariato per realizzare iniziative di scambio e cooperazione tra l’Emilia-Romagna e il Guangdong nei settori del commercio e degli investimenti, della tecnologia, della tutela ambientale, della cultura e del turismo. È questo in sintesi quanto previsto dal Protocollo d'intesa tra Regione Emilia-Romagna e Provincia del Guangdong.
L’accordo è stato siglato nel corso della visita istituzionale in Cina del presidente Bonaccini dello scorso maggio organizzata congiuntamente dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia del Guangdong e dall’Ambasciata italiana a Pechino.
La visita è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti in corso e sul lancio delle nuove iniziative congiunte per una nuova strategia condivisa per il periodo 2015-2020. Il Guangdong nel 2015 completa, infatti, il XII piano quinquennale 2011-2015, periodo in cui la collaborazione con l’Italia si è concentrata sulla nostra Regione, e in particolare nella collaborazione industriale nei settori della meccanica, del ceramico, moda ed energie.
Politiche di welfare e politiche abitative
Edilizia popolare, nuovi criteri: equità, semplificazione, turnover. E un “Piano casa” da 70 milioni
In giugno sono stati fissati nuovi criteri per l’assegnazione e la permanenza negli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp), per favorire in primo luogo la rotazione all’interno delle case popolari. Da Piacenza a Rimini, si tratta di 55.628 alloggi, di cui il 93% (51.455) occupati con 119.000 abitanti. Per accedere a un alloggio Erp di un determinato Comune, oggi occorre essere residenti da tre anni (è il criterio di residenzialità storica); per quanto riguarda gli indicatori del reddito familiare, è abolito l’Ise e mantenuto l’Isee (che tiene conto del reddito, del patrimonio e delle caratteristiche del nucleo, per numerosità e tipologia) come unico parametro di riferimento. Varato anche il “Piano casa”, con 70 milioni di euro. Sul totale, 40 vanno alla manutenzione, al recupero e alla bonifica delle case (obiettivo: più efficienza energetica, – 30% dei consumi); 12 milioni al Bando Giovani coppie (un aiuto per acquistare la casa, fino a 39 anni d’età); 14,5 milioni di euro al Fondo per l’affitto; 1 milione per eliminare le barriere architettoniche.
Politiche di welfare e politiche abitative
Rom e Sinti, una legge per l’inclusione sociale. Chiusura dei grandi campi, verso altre soluzioni abitative. Legalità e responsabilizzazione in primo piano
Chiudere i grandi campi, dove è più facile che si concentrino conflitti, tensioni sociali, condizioni igieniche non accettabili, per passare a soluzioni alternative. È uno dei punti principali della nuova legge su Rom e Sinti approvata in luglio dall’Assemblea legislativa, che si adegua alle normative europee. La Regione accompagna questa “transizione” abitativa mettendo 700 mila euro a disposizione dei Comuni dove sono presenti comunità Rom e Sinti. In alternativa ai grandi campi vengono proposte aree molto piccole, a carattere familiare, dove ci sia un “padre di famiglia” che paga le utenze, in un'ottica di legalità e responsabilità; oppure alloggi sul mercato, o – laddove ci siano i requisiti, validi per tutti i cittadini, per accedere alle graduatorie – gli alloggi popolari. Altri ambiti normati dalla legge, fondamentali per l’inclusione, sono la scuola, la formazione professionale, l’inserimento lavorativo, la salute.
Politiche di welfare e politiche abitative
Giovani, oltre 1 milione di euro per dare più competenze e chance alla “generazione di mezzo”
Novanta progetti per ridurre il disagio e l’emarginazione, dare più competenze, aiutare a “farsi strada”. La Regione ha finanziato un bando da 600mila euro, aumentando le risorse rispetto agli anni passati (100mila in più) per sostenere interventi e attività a favore di preadolescenti e adolescenti (11-17 anni). Ai contributi previsti possono accedere associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, oratori, parrocchie. Aumentate nel 2015 anche le risorse per il servizio civile regionale: 600mila euro (100mila euro in più), in modo da ampliare il numero dei posti disponibili e portarli a più di 200.
Attività produttive e Ricostruzione post sisma
482 milioni dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale per rafforzare le imprese, far crescere l’export, aumentare l’occupazione
A pochi mesi dall’insediamento della nuova Giunta e prima in Italia, l’Emilia-Romagna ottiene il via libera dall’Europa di tutti i 2 miliardi e mezzo di Fondi europei 2014-2020. In febbraio arriva l’approvazione del Por Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale).
A disposizione ci sono 482 milioni di euro destinati a rafforzare le imprese, far crescere export e cultura, aumentare l’occupazione. Di questi, 145 milioni sono per la ricerca e l’innovazione, 120 per lo sviluppo della competitività e l’attrattività del sistema regionale, 96 per la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, 48 per la crescita turistica, 29 per le città smart, sostenibili e attrattive, 24 per la digitalizzazione di amministrazioni e imprese.
Già aperti due bandi da 66 milioni destinati a sostenere progetti di ricerca, innovazione e sviluppo realizzati dalle imprese e a rafforzare gli ambiti industriali strategici.
Attività produttive e Ricostruzione post sisma
Tutela del lavoro, una priorità: azioni di sostegno e risposta alle crisi aziendali
Molte le crisi affrontate, con tavoli di lavoro a livello regionale e nazionale: Mercatone Uno, Electrolux, Coop Costruzioni, Rete 7, Cooperativa ceramica Imola, Kale Italia, Allegion-Cisa, Titan. Sono stati siglati accordi per la cassa integrazione straordinaria in deroga che hanno permesso di tutelare centinaia di posti di lavoro e in febbraio è stata raggiunta l’intesa con le forze economiche e sociali sulla mobilità in deroga, che offre un reddito per sei mesi ai lavoratori disoccupati privi di altre coperture. Attivato anche il ‘Protocollo quadro’ per sostenere i lavoratori di aziende in difficoltà che già beneficiano degli ammortizzatori sociali: uno strumento che consente alle banche di erogare finanziamenti individuali a costo e a tasso zero e interessa una platea potenziale di 30 mila lavoratori.
Attività produttive e Ricostruzione post sisma
Expo: 7 milioni di euro per portare l’Emilia-Romagna nel mondo
L’Emilia-Romagna ha scelto di puntare su Expo Milano 2015 per valorizzare a livello internazionale le eccellenze, la ricerca e la capacità di innovazione che contraddistinguono il territorio regionale. Per questo si è deciso di raddoppiare le risorse investite per l’Esposizione Universale, portandole a 7 milioni di euro.
Attività produttive e Ricostruzione post sisma
Ricostruzione post sisma: meno burocrazia, più velocità, massima trasparenza
Meno burocrazia e più velocità nella ricostruzione post sisma: le ordinanze emesse hanno l’obiettivo di semplificare e velocizzare l’iter della ricostruzione e dei risarcimenti, mantenendo alta la guardia su legalità e rispetto delle regole. Anche i ‘Liquidation day’, giornate di incontro nei territori colpiti dal sisma, sono stati organizzati per velocizzare i pagamenti e fornire ai professionisti risposte a dubbi e criticità.
Ottenuta la proroga di un anno per la ricostruzione delle imprese agricole e agroindustriali e l’esenzione dell’Imu sugli immobili inagibili, prosegue l’azione a tutti i livelli istituzionali per la proroga al 2017 dello stato di emergenza e l’istituzione delle zone franche urbane.
In primo piano anche la trasparenza: un’ordinanza stabilisce la pubblicazione sul sito della Regione di tutti i dati relativi ai contributi assegnati per la ricostruzione del patrimonio edilizio privato. Uno strumento in più nella prevenzione della criminalità, nel contrasto alle infiltrazioni mafiose e nella lotta contro la corruzione. E, al tempo stesso, un ulteriore mezzo per monitorare l’efficacia della ricostruzione.
Attività produttive e Ricostruzione post sisma
Attività estrattive: siglato il primo accordo in Italia con il Mise. La sicurezza al centro
Siglato con il Ministero dello Sviluppo economico il primo accordo in Italia sulle attività estrattive. Sicurezza, controllo, monitoraggio, difesa dell'ambiente e trasparenza sono i capisaldi dell'intesa. Via libera alle nuove attività di esplorazione ed estrazione di idrocarburi perché le indagini scientifiche hanno fugato ogni dubbio sulla sicurezza; le aziende concessionarie dovranno però attenersi a stringenti Linee guida che in Emilia-Romagna sono obbligatorie da subito, mentre a livello nazionale sono applicate in via sperimentale.
Trasporti, programmazione territoriale e agenda digitale
Ferrovie, aggiudicata la “gara del ferro”
Novantasei nuovi treni per i viaggiatori, con un investimento complessivo di circa 750 milioni di euro. Al termine di una trattativa negoziata, il 2 luglio scorso è stata aggiudicata al raggruppamento temporaneo d’impresa Trenitalia/Tper la “gara del ferro” – indetta dalla Regione, con FER come stazione appaltante – per l’affidamento della totalità dei servizi ferroviari di competenza regionale. In base al nuovo contratto, la Regione aumenterà le risorse per la gestione dei servizi (dagli attuali 120 milioni ai circa 153 milioni per il primo anno); il nuovo gestore, dal canto proprio, si impegnerà in un corposo investimento per un rinnovo radicale dei treni, in modo da garantire ai viaggiatori regolarità e confort. All’avvio del nuovo contratto di servizio, a fine 2018, sarà nuovo più del 50% dei treni circolanti in Emilia-Romagna. L’affidamento, come previsto dal bando, avrà una durata totale di 15 anni, prorogabili di altri 7 + 6 mesi (e quindi fino a 22 anni e mezzo).
Trasporti, programmazione territoriale e agenda digitale
Stazioni più belle e sicure: dalla Regione un piano da oltre 10 milioni di euro
Supera i 10 milioni di euro il piano della Regione, che verrà realizzato da Fer nell’arco di tre anni, per riqualificare e rilanciare le 120, tra fermate e stazioni, della rete ferroviaria regionale, rendendole più accessibili, gradevoli e sicure. Tra gli interventi previsti l’adeguamento dei marciapiedi, l’eliminazione delle barriere architettoniche, l’installazione della segnaletica e di nuove pensiline, impianti di videosorveglianza, rastrelliere per le biciclette, rinnovamento dei sistemi di comunicazione al pubblico.
Trasporti, programmazione territoriale e agenda digitale
Tutti connessi in banda ultralarga
100 scuole, 25 Comuni, 40 aziende. Tutti abilitati alla banda ultra larga. Più 105 accessi pubblici wi-fi gratuiti alla rete internet. La Regione prosegue nel percorso intrapreso, con Lepida Spa, di “infrastrutturazione digitale” per garantire opportunità e accesso alla rete a banda ultralarga a tutto il territorio. Per consentire all’Emilia-Romagna di crescere ancora di più a livello telematico, la Regione destinerà nuove risorse, precisamente 75 milioni di euro dai fondi europei (nuova programmazione).
Agricoltura, caccia e pesca
Programma regionale di sviluppo rurale: oltre 1 miliardo di euro per un’agricoltura giovane, competitiva e di qualità
L’Emilia-Romagna è stata la prima Regione in Italia a vedere approvato, in maggio, il Piano di sviluppo rurale 2014-2020: a disposizione ci sono risorse pubbliche per 1 miliardo e 190 milioni, quasi la metà dei 2,5 miliardi di fondi complessivi. Si tratta della dotazione più alta delle ultime programmazioni e tra tutte le Regioni del nord Italia. Nonostante le difficoltà di bilancio, la Regione ha raddoppiato rispetto alla precedente programmazione la propria quota di cofinanziamento.
I fondi produrranno un investimento complessivo di 1,7 miliardi di euro e contribuiranno ad aumentare la competitività e l’internazionalizzazione del settore agricolo, considerato una filiera strategica per creare nuovo lavoro.
Gli obiettivi su cui si è scelto di puntare sono competitività, ambiente, giovani, banda larga e ultralarga, sviluppo delle aree di montagna e delle zone rurali più fragili. Il Piano prevede un premio fino a 50.000 euro ai giovani che aprono un’impresa agricola, stop al consumo di terreno agricolo con 230mila ettari destinati a biologico e produzione integrata, mezzo miliardo e cinquemila progetti di investimento per sostenere le imprese in agricoltura. Già approvati i primi bandi per le indennità compensative a favore delle aziende che operano in territori svantaggiati (fabbisogno stimato per la prima annualità 15 milioni) e per i giovani agricoltori (38 milioni).
Agricoltura, caccia e pesca
La Regione guarda al dopo Expo con il Food Research and Innovation Forum: affrontare insieme la sfida dell’alimentazione
Una piattaforma globale permanente per affrontare e discutere le sfide del futuro dell’alimentazione. È la prima edizione del World Food Research and Innovation Forum, che si svolgerà a Milano il 22 e 23 settembre e poi si ripeterà ogni due anni. La Regione, assieme ad Aster, porta a livello internazionale la discussione sul cibo provando a far dialogare decine di Governi sulla grande sfida che il mondo ha davanti: sfamare entro il 2050 nove miliardi di persone, garantendo la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. Mettere in rete know how, conoscenze, risorse tecnologiche ed esperienze innovative per guardare al dopo Expo.
Difesa del suolo e Politiche ambientali
100 milioni nei primi 100 giorni di governo per la difesa del suolo: dall’emergenza alla prevenzione
Oltre 100 milioni di euro per la difesa del territorio nei primi 100 giorni di governo: 25 per la prevenzione e il rischio idrogeologico, 19,5 per la prevenzione e il rischio sismico e 59 per interventi in risposta alle emergenze maltempo. Fondi nazionali e regionali per realizzare centinaia di interventi di messa in sicurezza e passare da una logica emergenziale ad un piano strutturato di prevenzione del rischio idrogeologico, uno degli obiettivi prioritari della legislatura. Nel Piano nazionale decennale contro il dissesto idrogeologico presentato al Ministero dell’Ambiente sono stati individuati assieme ai territori oltre 300 interventi in dieci anni per quasi 1 miliardo di euro, che serviranno anche a dare un sostegno diretto all’occupazione.
Difesa del suolo e Politiche ambientali
Rifiuti, un progetto di legge definisce nuove strategie di gestione. Ridurre, riciclare, differenziare
Una nuova visione nella gestione dei rifiuti per promuovere il riciclaggio e la prevenzione e per consegnare alle generazioni future un territorio più pulito, sano e stabile dal punto di vista economico. La Giunta approva in luglio un progetto di legge, costruito con un ruolo determinante della società regionale e di 60 Consigli comunali, per transitare da un modello economico lineare basato sullo sfruttamento delle risorse naturali a un’ economia circolare in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengano costantemente riutilizzate. Uno strumento operativo per arrivare entro cinque anni agli obiettivi prefissati di una raccolta differenziata al 73%, alla riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, al riciclaggio al 70%, al contenimento delle discariche, all’autosufficienza regionale. Tra gli strumenti messi in campo la tariffazione puntuale, attraverso cui si paga per quanto si conferisce, e gli incentivi rivolti ai Comuni che inviano meno rifiuti allo smaltimento.
Difesa del suolo e Politiche ambientali
Via libera al nuovo Piano forestale regionale: 80 milioni per rilanciare l’economia boschiva e incrementare le aree verdi
Approvato in maggio dalla Giunta il Piano forestale regionale 2014-2020, che nei prossimi mesi sarà sottoposto all’esame dell’Assemblea legislativa per la sua approvazione. Per il settore forestale, da qui al 2020, sono disponibili 80 milioni di euro di finanziamenti, oltre 60 dei quali attivati dal nuovo Programma di sviluppo rurale.
Valorizzare il patrimonio forestale, incrementare le aree boschive di pianura e rilanciare la filiera produttiva creando occasioni di lavoro e di reddito soprattutto nelle aree montane: questi i principali obiettivi del Piano, elaborato dopo un lungo confronto con i portatori d’interesse, le associazioni agricole e professionali, gli enti di gestione parchi e quelli delegati in materia forestale. Uno strumento in più per difendere, valorizzare e incrementare il patrimonio boschivo dell’Emilia-Romagna.
Difesa del suolo e Politiche ambientali
L’Emilia-Romagna nel mondo: il Delta del Po e l’Appennino Tosco Emiliano diventano Riserve della biosfera Unesco
Per l’Emilia-Romagna in giugno arriva un riconoscimento straordinario: il Delta del Po e l’Appennino Tosco Emiliano diventano Riserve Mab (Man and the biosphere) dell’Unesco. Coniugare la difesa dell’ambiente, della biodiversità e delle tradizioni storiche e culturali con lo sviluppo del turismo e la crescita dell’economia è la sfida che attende le due nuove Riserve, che entrano a far parte delle 631 al mondo, di cui solo 13 italiane. L’Emilia-Romagna vuole essere una regione europea in contatto con il mondo: questo risultato le permette di entrare in circuiti di promozione turistica internazionali e di soddisfare un turismo sempre più alla ricerca del mix tra cultura, enogastronimia, ambiente e welness.
Politiche per la salute
Riduzione delle liste d’attesa: per la fine dell’anno garantire almeno il 90% delle prestazioni entro 30 giorni dalla richiesta per le prime visite, entro 60 giorni per le prestazioni strumentali
Ambulatori aperti il sabato e la domenica in ogni distretto. Possibilità di accedere senza prenotazione ai centri prelievo. Meno burocrazia, con agende più semplici e trasparenti. Pagamento del ticket per chi non disdice. Blocco della libera professione nel caso in cui i tempi d’attesa siano fuori controllo. Questi i punti salienti del piano, preparato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute, per ridurre drasticamente le liste d’attesa in Emilia-Romagna. Con un obiettivo preciso: garantire per la fine dell’anno il 90% delle prestazioni entro 30 giorni dalla richiesta per le prime visite, entro 60 giorni per le prestazioni strumentali . Per evitare esami inutili, sarà rafforzata la collaborazione tra medici di medicina generale e specialisti; entro il 30 settembre verrà adottato un software specifico per il controllo in tempo reale delle liste. Entro il 30 ottobre saranno coinvolti più medici e infermieri, attraverso risorse dedicate per 10 milioni di euro, fino a tutto il 2016.
Politiche per la salute
Taglio dei costi amministrativi e riorganizzazione: un risparmio di oltre 3 milioni di euro
Riorganizzazione dell’assessorato e dell’Agenzia socio-sanitaria, razionalizzazione e investimenti le parole chiave del mandato. Viene approvato in marzo il piano di riorganizzazione, che tra gli altri provvedimenti riduce del 20% il numero dei dirigenti e dimezza, dal 20 al 10% rispetto al totale del compenso, la quota massima di incentivo per i direttori generali e i nuovi direttori sanitari e amministrativi. Un provvedimento, quest’ultimo, che consente un risparmio quinquennale complessivo di almeno 3 milioni di euro e contribuisce così in modo significativo alla riduzione dei costi amministrativi, una delle priorità indicate a inizio mandato.
Sul fronte investimenti, vengono messi in campo oltre 370 milioni per il triennio 2015-2017. Le risorse sono destinate a: realizzazione di strutture sanitarie rivolte prevalentemente all’oncologia, ostetricia-ginecologia e pediatria (78 milioni); messa a norma delle strutture sanitarie in materia di prevenzione incendi (circa 30 milioni di euro nel triennio); miglioramento sismico delle strutture sanitarie (148 milioni di euro); acquisizione di tecnologie biomediche (90 milioni di euro) e informatiche (30 milioni di euro). Viene confermato il finanziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza con risorse aggiuntive della Regione per un totale di 120 milioni di euro.
Politiche per la salute
Nuovi direttori generali per le Aziende del Servizio sanitario regionale. Forte rinnovamento, premiata la competenza
Nuovi direttori generali per le Aziende del Servizio sanitario regionale: sono stati designati in febbraio, a meno di due mesi dall’insediamento della nuova Giunta, i quattordici manager, tra cui cinque donne, che guideranno per i prossimi cinque anni le Ausl e le Aziende ospedaliere del sistema sanitario regionale. Nella scelta, effettuata in un rapporto di aperto dialogo con le istituzioni locali e le rappresentanze territoriali, si è puntato su rinnovamento, riconoscimento delle competenze e conoscenza di aziende e territori. I nuovi direttori, altra novità, non resteranno in carica più di due mandati, è aumentata la presenza delle donne sul totale.
Bilancio e riordino istituzionale
L’Emilia-Romagna cambia veste: un progetto di legge disegna il nuovo sistema di governo. I territori diventano protagonisti
L’Emilia-Romagna cambia veste, con un progetto di legge che disegna un nuovo sistema di governo. È stato approvato in giugno dalla Giunta dopo la sottoscrizione di un nuovo patto interistituzionale tra Regione e istituzioni locali (Città metropolitana di Bologna, Province e Comuni), e l’accordo raggiunto con le Organizzazioni sindacali più rappresentative a garanzia del processo di mobilità del personale. Ottenuto il via libera della prima commissione, ora è all’esame dell’Assemblea legislativa.
Un progetto con cui si dà attuazione a una legge nazionale, ma soprattutto si ripensa con un modello innovativo l’intero sistema di governo territoriale. Partecipazione, semplificazione, razionalizzazione e protagonismo dei territori sono i capisaldi del progetto di legge. Messa in campo una nuova prospettiva, per passare dal policentrismo alle aree vaste interprovinciali e rendere protagonisti i territori, che dovranno definire gli ambiti ottimali delle aree vaste. Un ruolo strategico sarà quello della Città Metropolitana di Bologna, che dovrà essere l’hub della regione. Le Unioni di Comuni saranno perno dell’organizzazione dei servizi di prossimità al cittadino e assumeranno un’importanza fondamentale, perché l’obiettivo è quello di portare a 300 i Comuni entro la legislatura. Altra priorità era il lavoro: grazie al confronto con le organizzazioni sindacali e ai 28 milioni aggiuntivi messi a bilancio dalla Regione non ci saranno esuberi e tutti i processi di mobilità rientreranno nel perimetro dell’Emilia-Romagna.
Cultura e Politiche giovanili
Maggiori risorse alla Cultura
La Regione prevede risorse proprie per le politiche culturali (28,4 milioni di euro complessivi, con un incremento di oltre 10 milioni rispetto al 2014); 1,2 milioni vanno alle politiche sportive, 2 milioni sono per gli impianti sportivi.
Cultura e Politiche giovanili
Emilia-Romagna sempre più terra di cinema
L'indotto cinematografico, fattore strategico per lo sviluppo economico, culturale e turistico della regione ha trovato piena attuazione con la Legge regionale 20 "Norme in materia di cinema e audiovisivo" sostenuta con un piano triennale, in grado di generare ricadute economiche interne, stimolare la crescita occupazionale e valorizzare il territorio, in termini di flussi turistici. Sono aperti i bandi del Fondo per l'audiovisivo, con scadenza 26 agosto. Il primo riguarda le imprese nazionali e internazionali, con l’intenzione di attrarre anche grandi produzioni (la dotazione finanziaria è di 760mila euro). Il secondo riguarda le imprese con sede in Emilia-Romagna e ha l’obiettivo di stimolare la crescita delle produzioni e del tessuto di operatori attivi nel territorio (con una dotazione finanziaria di 400 mila euro).
Cultura e Politiche giovanili
Una Regione in cui si continua ad investire sui giovani
Iniziative di cittadinanza attiva e di protagonismo giovanile, anche sul tema della legalità; rafforzamento del servizio Informagiovani; valorizzazione di azioni propedeutiche all’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, a partire dagli spazi di aggregazione giovanile. Sono queste le azioni che verranno finanziate attraverso la legge in materia di politiche per le giovani generazioni, con il bando destinato agli Enti locali (400mila euro complessivi). Il bando, aperto il 15 luglio, si concluderà il 29 agosto. In fase di realizzazione anche un nuovo strumento di comunicazione rivolto ai giovani e agli operatori di settore, in cui sarà possibile trovare, in un unico sito, tutte le informazioni relative al "pianeta giovani".
Coordinamento politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro
Patto per il lavoro, l'Emilia-Romagna fa squadra per dimezzare la disoccupazione entro il 2020
La Giunta regionale ha posto il lavoro al centro della sua azione di governo con la definizione di un nuovo Patto tra tutte le componenti della società regionale. A disposizione nel prossimo quinquennio 15 miliardi di euro per favorire la creazione di circa 120 mila posti di lavoro e portare la disoccupazione al 4,5% dimezzandola. Definite linee strategiche, azioni e strumenti per generare un nuovo sviluppo e una nuova coesione sociale. Firmando questo documento, istituzioni locali, università, parti sociali datoriali e sindacali, forum del terzo settore assumono impegni e responsabilità rispetto a un percorso comune. Obiettivo prioritario è riportare l’Emilia-Romagna a una piena e buona occupazione.
Coordinamento politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro
Accordo Lamborghini, protocollo d’intesa tra Ministero dello Sviluppo economico e Regione Emilia-Romagna
Sostegno al programma di investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale di Lamborghini, che ha scelto l’Italia e l’Emilia-Romagna per produrre la nuova autovettura Suv con un investimento di 700 milioni di euro, di cui oltre 120 di investimento nel sito produttivo di Sant’Agata Bolognese e circa 150 milioni per attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Un investimento strategico, che creerà nuova e qualificata occupazione in Emilia-Romagna e che rafforzerà la competitività del sistema produttivo regionale, oltre che consolidare ulteriormente la forte specializzazione industriale motoristica nel comparto top di gamma.
Quello per Lamborghini è il primo di una serie di Accordi che l’Emilia-Romagna propone al Governo a supporto degli obiettivi individuati e condivisi con il Patto per il lavoro. Accordi che si fondano sulla sinergia tra istituzioni, sull’integrazione delle risorse e sulla complementarietà degli interventi per raggiungere obiettivi strategici per il territorio regionale e per il Paese.
Coordinamento politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro
Programmazione avviata di tutti gli assi del Fondo sociale europeo, 120 milioni di euro tra risorse messe a bando e risorse già approvate. Da settembre opportunità per oltre 20.000 persone
Attivata la struttura di coordinamento e controllo per il presidio unitario dei Fondi europei regionali e avviata la programmazione regionale di tutti gli assi del Programma operativo Fondo sociale europeo 2014/2020. 52 milioni di euro sono già stati messi a bando. I bandi riguardano la realizzazione di politiche attive del lavoro rivolte a persone inoccupate e disoccupate (20 milioni di euro) e la realizzazione di politiche attive che favoriscano l’inclusione sociale di categorie deboli attraverso il lavoro (20 milioni di euro). Sono stati inoltre messi a bando interventi per l'inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale (1,5 milioni di euro) e per l'inclusione socio lavorativa dei minori e dei giovani-adulti sottoposti a procedimento penale dall'autorità giudiziaria minorile (260 mila euro).
Predisposto il Piano annuale 2015 della Rete politecnica e gli avvisi pubblici per rendere disponibile l’offerta di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) e i percorsi biennali degli Istituti tecnici superiori (Its) con risorse pari a 9,5 milioni di euro.
Approvato anche l’invito a presentare operazioni per l’attuazione del Programma regionale in materia di cinema e audiovisivo (1 milione di euro) e attivate le risorse per i percorsi triennali dell’Istruzione e Formazione Professionale (70 milioni di euro).
Coordinamento politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro
Piano di intervento per l’emergenza occupazionale in edilizia
La Regione si era candidata a febbraio 2015, ed ora è stato approvato dal Ministero del Lavoro il Piano di intervento per affrontare l’emergenza occupazionale dei lavoratori del sistema regionale dell’edilizia e delle costruzioni. Le risorse a disposizione sono 3,6 milioni di euro, provenienti dal Fondo nazionale per le politiche attive istituito per favorire il reinserimento lavorativo delle persone titolari di prestazioni di sostegno al reddito. A fronte di 11 Regioni e Province autonome che hanno inviato la loro candidatura, 5 sono state quelle che in esito ad una valutazione qualitativa dei progetti sono state ammesse al finanziamento.
Coordinamento politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro
Edilizia scolastica, 57 milioni di euro per interventi nelle scuole
In questi primi sei mesi è stato approvato e inviato al Ministero il Piano triennale dell’edilizia scolastica. Sulla base del Piano, condiviso con le istituzioni locali, sarà stipulato un mutuo pluriennale per il valore di 57 milioni di euro che permetterà di realizzare interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico delle scuole, nonché di costruire nuovi edifici e nuove palestre scolastiche.
Coordinamento politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro
Aiutare le persone fragili e vulnerabili: pdl della Giunta per l’inclusione sociale
Una legge per sostenere le persone in difficoltà sociale o sanitaria ed aiutarle ad inserirsi nel mondo del lavoro, mettendo in rete i servizi sociali dei Comuni, quelli sanitari delle Asl e i Centri per l’impiego. La Giunta regionale ha approvato il testo della proposta di legge per l’inclusione sociale, che pone i presupposti istituzionali, organizzativi,
gestionali e metodologici per potenziare il sostegno alle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità. Il provvedimento riguarda le persone che vivono le problematiche derivanti dall’essere disoccupati o inoccupati e contemporaneamente difficoltà di natura sociale o sanitaria.
Coordinamento politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro
Diritto allo studio universitario, modificata la legge e la governance dell’azienda regionale
Approvata una proposta di legge della Giunta che modifica la legge regionale 15 del 2007 ed elimina le figure del presidente e del consiglio di amministrazione dell’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori Ergo. I risparmi derivanti da questa razionalizzazione, circa 60 mila euro all’anno, dovranno essere utilizzati per la concessione di borse di studio. Rafforzato il legame con le Università presenti nel territorio regionale e con gli studenti.
Coordinamento politiche europee per lo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro
Progetti per l’area Adriatico-Ionica
Contribuire a far sì che l'Adriatico e il Mediterraneo siano mari di pace e che i territori che si affacciano su questi mari cooperino per un futuro che stabilizzi e rilanci il disegno europeo. Sono questi gli obiettivi della cooperazione nell’area adriatico ionica in cui è impegnata la Regione Emilia-Romagna.
Sono quattro i pilastri della strategia adriatico ionica – crescita blue, connettere la macroregione, qualità ambientale e turismo sostenibile – e due i programmi di cooperazione – Adrion e Italia-Croazia – centrali nella prossima programmazione Ue 2014/20.
La Regione Emilia-Romagna per il programma Adrion gestisce l’autorità di gestione, mentre del programma Italia-Croazia presiede il comitato nazionale. Per il progetto europeo Eusai l’Emilia-Romagna è l’unica regione italiana membro del governing board e coordina per le regioni italiane il pilastro 3 sull’ambiente.
Turismo e commercio
Semplificata la disciplina regionale sul demanio marittimo
Semplificazione delle modalità di utilizzo del demanio marittimo con finalità turistica, piena assegnazione delle funzioni in materia ai Comuni e definizione del “Rue” (Regolamento urbanistico edilizio) come strumento di regolazione dell’uso dell’arenile. Sono le tre principali novità del progetto di legge regionale sul demanio approvato dalla Giunta con l’obiettivo di rispondere alla forte richiesta dei Comuni della costa di uno snellimento delle procedure connesse alla gestione del demanio.
Si tratta del primo provvedimento legislativo di semplificazione nell’ambito del Distretto turistico della costa, che sarà esaminato nella prossima seduta della Conferenza delle autonomie locali.
Il pdl semplifica le modalità di definizione delle direttive per la disciplina degli usi del demanio marittimo con finalità turistiche e dà pieno conferimento delle funzioni in materia di demanio ai Comuni; definisce lo strumento contenente gli usi dell’arenile. Si stabilisce che sarà il “Rue” (Regolamento urbanistico edilizio) al posto del “Poc” (Piano operativo comunale”) lo strumento che conterrà il piano comunale sugli usi dell’arenile.
Viene inoltre istituita la cabina di regia regionale per il distretto turistico della costa per garantire il coordinamento tra le istituzioni pubbliche coinvolte nell’attuazione della normativa in materia di Distretto turistico balneare.
Turismo e commercio
Nuove norme per il commercio
Approvato un progetto di legge che contiene importanti e urgenti disposizioni di modifica della disciplina regionale in materia di commercio per quanto riguarda la distribuzione dei carburanti per autotrazione; il commercio su aree pubbliche, in forma hobbistica e in sede fissa; le attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Turismo e commercio
Fondi per valorizzare il commercio nei centri storici
Approvata nei primi sei mesi di lavoro la delibera che promuove la realizzazione di alcuni progetti, proposti dalle amministrazioni comunali anche in forma associata, per la valorizzazione della funzione commerciale nei centri storici e nelle aree commerciali di pregio. I contributi che verranno concessi ammontano complessivamente a 1 milione di euro.
Turismo e commercio
Un piano di intervento per il dragaggio dei porti marittimi e degli approdi fluviali turistici
È stato definito il piano di intervento per il dragaggio dei porti. Le risorse concesse ammontano a 400 mila euro e sono state assegnate per i lavori di dragaggio che saranno effettuati entro l’anno a Cervia (145 mila euro); Comacchio (100 mila euro); Goro (50 mila); Cesenatico (50 mila); Riccione (25 mila) e Boretto (30 mila).