Solidarietà al popolo greco da parte dei rappresentanti di CGIL, L'altra Europa con Tsipras, Gap (gruppo di acquisto popolare) e Sel in vista del referendum di domenica in cui verrà deciso se accettare o meno le condizioni imposte dalla Troika o avviare un processo che potrebbe portare la Grecia fuori dall'euro e dall'Unione Europa. I manifestanti si sono riuniti oggi in piazzetta San Francesco a due passi da piazza Cavalli per ribadire che – come spiega Giorgio Gauffi – "il significato del referendum e' essenzialmente politico e non economico: in gioco e' la possibilità di un popolo di autodeterminarsi, mentre dall'altro lato ci sono forze che spingono verso la caduta del governo affinché questo germe di autonomia non diventi esempio per gli altri". Più moderato nel giudizio Ivo Bussacchini di Cgil che auspica "una ripresa delle trattative. Crediamo sia stato un errore mollare tutte le forme di mediazione da parte dell'Unione Europea. Si deve reintrodurre il tema della ristrutturazione del debito che deve andare a colpire questa volta i poteri forti e gli evasori, non i lavoratori e i pensionati come avvenuto finora". A schierarsi apertamente con il fronte del No Roberto Bassi di Sel: "Rimarchiamo l'ingiustizia politica – prima ancora che economica – che si sta perpetrando nei confronti del popolo greco. I nostri parlamentari saranno ad Atene domenica a difendere il popolo del No alle politiche di austerità imposte. Crediamo che, giunti a questo punto, pur non rinnegando la nostra anima europeista, questa sia rimasta l'unica strada da percorrere".