Prete accusato di abusi, avviata indagine canonica. Il vescovo: fiducia nei pm

In merito alla notizia di un prete piacentino indagato per molestie sessuali su minore, il vescovo di Piacenza, monsignor Gianni Ambrosio ha rilasciato queste dichiarazioni: “Ho appreso con grande sconcerto e con immensa sofferenza la notizia che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza ha sottoposto ad indagine un prete piacentino. Dichiaro che confido nell’operato della Magistratura e attendo che venga fatta completa chiarezza". 

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Violenza sessuale aggravata. E’ questa la pesantissima accusa di cui deve rispondere un prete piacentino che presta servizio pastorale in una parrocchia della provincia. Il fatto risale a un mese e mezzo fa circa: secondo le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della polizia e coordinate dal piemme Emilio Pisante, il sacerdote avrebbe palpeggiato nelle parti intime un 15enne della provincia che si recava da lui per avere lezioni private. Il ragazzo avrebbe poi raccontato dell’accaduto in famiglia, da qui la decisione di presentare denuncia e il conseguente avvio delle indagini che risulterebbero già in stato avanzato. Al momento l’episodio contestato al prete sarebbe uno anche se gli accertamenti degli investigatori sarebbero concentrati a far luce anche su eventuali altri casi analoghi, in particolare un secondo episodio. Del caso sono stati naturalmente informati anche i vertici della Chiesa piacentina e non è escluso che a breve possano essere presi provvedimenti legati a un allontanamento. Contattato al telefono, l’avvocato Andrea Perini, che difende il religioso, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. 

"Appena appresa la notizia, ho subito avviato l’indagine a livello canonico – ha continuato il vescovo Ambrosio -, dopo aver preso contatto con la Congregazione per la Dottrina della Fede, competente per la disciplina canonica. In attesa dei chiarimenti e della decisione della Magistratura, desidero innanzi tutto rivolgere il mio primo pensiero ai giovani. Anche per la mia vita che ho trascorso con i giovani, so quanto grande sia la loro vulnerabilità e quanto dolorose siano le ferite. Il secondo pensiero lo rivolgo al prete, stimato e apprezzato. Spero che possa chiarire il suo comportamento. Il terzo pensiero va alle comunità: condividiamo insieme il grande dolore. Invito tutti a non scoraggiarci e a confidare nell’aiuto del Signore: anche le prove più dure possono essere un’occasione per crescere. Voglio ribadire la mia stima per i sacerdoti, gli animatori e gli educatori laici che si impegnano nella pastorale e nel campo educativo. La loro passione e la loro dedizione – ha concluso – non possono essere intaccate o offuscate: meritano la nostra gratitudine e fiducia. Chiedo a tutti la preghiera, la vicinanza, il sostegno reciproco. Vi affido tutti al Signore con la speranza che la nostra Chiesa di Piacenza-Bobbio, attraverso questa difficile prova, trovi la forza che viene dal Signore risorto”.