
Con la sola astensione del Comune di Ottone, il Consiglio locale di Atersir ha votato favorevolmente alla gara per l'affidamento dei servizi idrici e della gestione dei rifiuti. Una decisione che ha visto la contestazione da parte di Legamebiente e del Comitato "Acqua Bene Comune”.
"Oggi è un giorno nero per Piacenza. Siamo di fronte al colossale tradimento della volontà popolare espressa con il voto referendario da 106mila cittadini nel 2011". Giuseppe Castelnuovo di Legambiente e del comitato Acqua Bene Comune era davanti al palazzo della Provincia questa mattina in via Garibaldi per manifestare a suon di musica e striscioni tutto il disappunto, per usare un eufemismo, contro la decisione che verosimilmente, salvo colpi di scena, emergerà oggi dalla riunione di Atersir con tutti i sindaci piacentini che compongono Atersir. E la decisione sarà quella di mettere a bando la gestione dei servizi idrici del nostro territorio attualmente in capo a Iren benché in proroga. Una gestione che potrebbe essere privata. Ed è questo il più grosso timore del comitato e di tutti i convinti sostenitori della necessità che l'acqua sia e resti, appunto, un bene comune. «Non siamo stati ascoltati nemmeno sulla richiesta di commissionare uno studio di fattibilità per la costituzione di una società “in house”» sottolinea Castelnuovo. I sindaci dunque dovranno decidere senza avere abbastanza conoscenza dell'argomento, aggiunge lo stesso Castelnuovo, e questo a suo modo di vedere «è la negazione dei principi democratici, perché ci troviamo di fronte ad amministratori che decidono senza tenere conto della volontà dei cittadini».
Il Movimento 5 Stelle: Spazzato via l’esito referendario dai sindaci, largo ai privati nella gestione dei servizi di acqua e rifiuti.
Abbiamo buttato tre anni, abbiamo buttato tempo, denaro, abbiamo illuso i cittadini che votare serva ad esprimere la democrazia. Quella democrazia tanto declamata in campagna elettorale, quanto tradita nell’operato politico dei partiti.
Dopo un lungo ed estenuante tira e molla il volere dei cittadini è stato disatteso.
Come faranno i partiti a chiedere ancora fiducia ai cittadini e aspettarsi che gli stessi gliela concedano? L’astensionismo crescerà e la credibilità di queste classi politiche andrà sempre diminuendo.
A cosa servono le intenzioni espresse nei programmi elettorali?
Ho sentito cose all’assemblea di Atersir che voi umani non potete immaginare.
E ve ne elenco qualcuna in modo che tutti possano trarre le dovute conclusioni:
Il solo pensiero della gestione pubblica mi fa venire la pelle d’oca
Mai più gestioni pubbliche dei servizi
Diciamocelo il pubblico è inefficiente
I comuni non hanno validi strumenti di controllo, ma percorreremo la strada della gara
Credo che i cittadini si sentano beffati e inutili, così come una beffa e inutile è stato il loro voto.
Mirta Quagliaroli
Capogruppo M5S