Finti carabinieri si aggirano per la provincia simulando emergenze per riuscire a entrare nelle abitazioni delle vittime designate. Sono già due i casi segnalati: a Castelsangiovanni tre individui hanno dichiarato con tono allarmato di essere alla caccia di pericolosi criminali evasi di prigione. Gli anziani proprietari di casa però si sono insospettiti e hanno allontanato i tre individui i quali sono saliti a bordo di un'auto e sono fuggiti. Un colpo è invece andato a segno a Monticelli: la padrona di casa, una donna di 80 anni, ha creduto alla finta emergenza e ha fatto entrare i finti carabinieri in casa. I malviventi hanno asportato monili d'oro e gioielli. Il colonnello Luca Pietranera ha voluto fornire alcuni consigli alla cittadinanza. La prima cosa da fare è negare l'accesso a chiunque se non dopo aver fatto le dovute verifiche: "Innanzitutto i carabinieri non si presentano mai in borghese e anche se dovesse capitare ci sarebbe comunque una pattuglia in divisa perché i militari dell'Arma hanno il dovere di essere riconoscibili attraverso segni distintivi. Nel caso il dubbio rimanesse l'invito è di contattare senza problemi i carabinieri per avere una conferma: non abbiate paura di chiamare le forze dell'ordine per un falso allarme perché questa è la prevenzione". Sono consigli ovviamente validi non solo per i finti carabinieri ma anche per i presunti tecnici o venditori porta a porta: "In questo senso è importante crearsi una rubrica con tutti i numeri delle forze dell'ordine e delle aziende il cui nome viene spesso utilizzato dai truffatori come Iren, Enel, compagnie telefoniche, assicurazioni e quant'altro. Una rubrica da tenere a portata di mano in caso di visite sospette". Non solo: "I ladri quando entrano in azione tendono ad agire nel minor tempo possibile e dopo quattro o cinque minuti sentono la necessità di andarsene e scomparire: di conseguenza il consiglio è di nascondere i beni di valore in modo da rendere il più difficile possibile la ricerca".