Novantasei nuovi treni in arrivo per i viaggiatori, con un investimento di circa 750 milioni di euro nell’arco di quindici anni a carico del RTI Trenitalia/Tper, che si sono aggiudicati la gara per l’affidamento dei servizi ferroviari di competenza regionale. Con l’apertura, avvenuta oggi in seduta pubblica, della busta contenente l’offerta economica, si è conclusa infatti la “gara del ferro”, indetta dalla Regione. Nel mese di febbraio 2015, pur essendo adeguata l’offerta tecnica, non era stato possibile aggiudicare la gara in quanto l’offerta economica (presentata dall’associazione temporanea d’impresa formata da Trenitalia e Tper, unica partecipante) si era rivelata superiore alla base d’asta e quindi non congrua. A quel punto la stazione appaltante (FER), su indicazione della Regione, ha avviato una procedura negoziata, invitando tutti i partecipanti prequalificati alla gara a fare un’offerta rientrando nei limiti economici previsti.
L’offerta economica contenuta nella busta aperta oggi ha coinciso con la base d’asta indicata dal bando: pertanto il corrispettivo contrattuale per il primo anno di servizio è stimato in circa 153 milioni di euro. In base a quanto stabilito, con il nuovo contratto la Regione aumenterà le risorse per la gestione dei servizi (attualmente sono poco più di 120 milioni di euro l’anno); il nuovo gestore, dal canto proprio, si impegnerà in un rinnovo radicale dei treni in modo da garantire ai viaggiatori puntualità, regolarità e confort. All’avvio dei servizi, a fine 2018, sarà nuovo più del 50% dei treni circolanti in Emilia-Romagna.
Modalità e tempi dell’affidamento
L’Emilia-Romagna è stata la prima Regione in Italia a indire una “gara del ferro” su scala regionale (nel 2007 il primo bando; il primo contratto è stato sottoscritto con decorrenza dal 1° giugno 2008 con il Consorzio Trasporti Integrato). All’autunno del 2013 risale l’indizione della nuova gara. L’affidamento, come previsto dal bando, avrà una durata totale di 15 anni, prorogabili di altri 7 + 6 mesi (e quindi fino a 22 anni e mezzo), per consentire l’ammortamento dei beni e il ritorno di investimento di lungo periodo. L’avvio dei servizi è previsto entro il 2018, ovvero quando terminerà l’attuale affidamento transitorio, così da dare al nuovo gestore il tempo necessario per acquistare i nuovi treni.
Tra i requisiti richiesti per l’aggiudicazione della gara, c’è l’obbligo di costituzione di un’unica società di capitali per la gestione del nuovo servizio, in modo da ottimizzare personale e uso del materiale rotabile (attualmente invece c’è un Consorzio), e il massiccio rinnovo dei treni circolanti, così da affiancare gli investimenti portati avanti dalla Regione in questi anni. Nei prossimi mesi Trenitalia e Tper dovranno quindi costituire una nuova società in forma unica, anche per incorporazione o mediante scorporo di ramo d’azienda, con cui verrà sottoscritto il nuovo contratto di servizio.
Miglioramenti per i viaggiatori
Per il primo anno di contratto la nuova società effettuerà circa 18 milioni di treni*chilometro (cioè il numero dei chilometri che devono essere “coperti” dai treni) e 1,2 milioni di bus*chilometro per i servizi sostitutivi. Segno tangibile – per chi si sposta in treno quotidianamente e occasionalmente – della nuova gestione, saranno proprio i nuovi settantacinque convogli, che arriveranno a trenta mesi dalla sottoscrizione del contratto (prevista entro il 2015) da parte della società unica. Attualmente in Emilia-Romagna (tra linee gestite da FER e linee gestite da RFI) sono utilizzati circa 140 treni, che fanno più corse nell’arco della giornata. Di questi, 33 sono già nuovi e sono stati comprati con fondi regionali (o europei, ma a disposizione della Regione) a partire dagli anni 2007-2008. A partire da settembre ne arriveranno altri 7 nuovi (tutti elettrotreni ETR350). I 96 che verranno acquistati dal nuovo gestore contribuiranno a svecchiare ulteriormente il materiale rotabile circolante in Emilia-Romagna.