Viaggio e Altrove di Giusy Cafari Panico

Radio Sound

Cari amici, benvenuti alla puntata finale di Poetry Break per quest’anno.

Grazie a Rita, la voce storica di Radio Sound 95 e anima bella e sensibile, per aver creduto per prima alla scommessa di portare la poesia in radio, grazie a Mirko, il grande tecnico e paziente compagno di avventura, grazie ad Anna Rosa Zanelli e Omar Giorgio Makhloufi, che con le loro splendide voci hanno regalato tante emozioni leggendo poesie di autori recenti ed antichi, di tutti paesi del mondo, di tutte le sensibilità e argomenti, in una carrellata davvero unica.

Grazie anche a tutti gli ospiti che sono venuti in studio, poeti piacentini, ma non solo, persino stranieri e di grande livello artistico ed umano che ci hanno portato un modo di vivere l’arte, quello della poesia, così raro e prezioso.

Per l’ultima puntata ho scelto due mie poesie, per congedarmi anche io da voi con qualche cosa di me. Sono due poesie dedicate a Viaggio, che è un tema che io tratto spesso e che amo molto.

D’estate, con il clima favorevole e le vacanze, ci si allonta più facilmente dalla quotidianità e spesso dai propri luoghi e spesso in un ambiente diverso si scopre anche un noi diverso, talvolta più positivo, lontano dal tran tran quotidiano. Questo avviene anche a chi non ha modo di spostarsi da casa, per tante ragioni, ma ugualmente ha un dono grandissimo: con la fantasia volare dove vuole e trovare il modo per trovare in sé la poesia. Non solamente quella di carta, nero su bianco, contenuta nei libri, ma la poesia della vita, quella che vive anche in un istante, in un abbraccio, in un profumo, come quello dell’erba bagnata, in un sentimento.

La mia prima poesia vorrebbe significare che nel viaggio vero, anche la memoria si può trasformare e diventare una pesca succosa, perché nella mente abbiamo il potere di trasformare il negativo nel positivo e cambiare il nostro viaggio. Nella seconda descrivo le anime inquiete, che desiderano sempre essere in un altro luogo, in un altro momento, fino a non saper più dove stare. Senza sapere forse che la propria anima è il luogo fisso, il luogo vero dove dimorare in pace e gioia.

Eccole, lette dalla voce profonda di Omar Giorgio Makhloufi.

 

Viaggio

Vorrei viaggiare in un paese diverso
dove la memoria è una pesca succosa
da cui attingere dolci ricordi,
l’umiliazione una palma piegata dal vento,
l’orgoglio un fiume maestoso
che si scioglie in mille rivoli
nel mare.

 

Altrove

Spesso nemmeno io
comprendo
quel senso
di straniamento
che mi porto sempre
dentro.
Quasi nulla
mi appartenesse
di questo mondo.
La felicità per me
è sempre nell’Altrove,
in un altro luogo,
in un altro tempo,
con altre persone.
E così mi sento
sempre un corpo estraneo.
L’oggetto fuori moda
in una casa moderna
o un grattacielo
in mezzo al Colosseo,
Mi sento la risata
dopo un funerale
e il pianto
dopo una barzelletta.
Intanto il tempo scivola
dove non potrà più tornare
e la mia anima emigrante
non sa più dove stare.

(Giusy Cafari Panico)

 

A queste liriche ho abbinato la celebre canzone di Lucio Battisti “Sì viaggiare”, augurando a tutti gli spettatori di RadioSound95 e ai lettori di Piacenza24 di viaggiare tanto e di passare una fantastica estate.

Per ultimo un grazie speciale al mio fidanzato Corrado,  che  mi incoraggia in ogni cosa che faccio e che è stato, come sempre, la prima persona a cui ho parlato di questo mio progetto.

 

Buone vacanze a tutti e che siano poetiche!!!